Colleferro, Comitato residenti chiede chiarezza sull’inquinamento

Lettera di un esponente al sindaco Cacciotti:”I dati sulla valle del Sacco smentiscono le sue rassicurazioni”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un esponente del Comitato residenti Colleferro:

"L’Amministrazione comunale di Colleferro ci informa con grande clamore che i dati sulla qualità dell’aria sono nella norma. I risultati si riferiscono ai controlli ambientali effettuati da ARPA Lazio (Agenzia Regionale Protezione Ambiente) a seguito dell’incendio sviluppatosi nella discarica di colle Fagiolara l’11 giugno 2014.

Il Sindaco Cacciotti ci rassicura e scrive che non vi è 'nessun inquinamento, nessun pericolo': i valori delle analisi sono una certezza. Finora l’unica certezza per gli abitanti della valle del Sacco è lo stato di perenne preoccupazione, avvalorato dalle prove scientifiche del rapporto ERAS (Sorveglianza sanitaria ed epidemiologica della popolazione residente in prossimità del fiume Sacco 2010-2013) del Dipartimento di epidemiologia del Servizio sanitario della regione Lazio.

Il Rapporto ERAS ha studiato le malattie della popolazione residente in territori dove sono attivi impianti di trattamento dei rifiuti; ha rilevato gli effetti degli inquinanti sulla salute umana e ha acquisito informazioni sulla qualità e quantità delle sostanze emesse. Ha dimostrato che esiste una stretta interdipendenza tra rifiuti, ambiente e salute, un nesso causale tra esposizione e stato di benessere delle persone, anche in relazione alla distanza dai siti inquinati.

A questo proposito il Sindaco Cacciotti potrebbe dire ai Suoi concittadini quali sono i risultati degli impegni assunti in Consiglio comunale il 6 giugno 2013, di cui Le ho chiesto risposta già con lettera aperta del 28 giugno 2013. Sarebbe anche importante sapere se sono state accertate le cause che hanno sviluppato l’incendio e se vi siano state eventuali inosservanze nel rispetto delle prescrizioni dell’Autorizzazione ambientale integrata; carenze nell’attuazione delle procedure di gestione delle emergenza prima, durante e dopo l’incidente; inadeguatezze del sistema antincendio messo in atto dalla società di gestione dell’impianto; responsabilità del Sindaco del Comune di Colleferro, quale l'Autorità sanitaria locale, nella sua veste di Ufficiale di governo, in materia di igiene e sanità pubblica e/o come Autorità comunale di protezione civile, questioni che abbiamo segnalato con l’esposto al NOE (Nucleo operativo ecologico).

La verità, Sindaco Cacciotti, è che 'Fare allarmismo non è utile alla popolazione, si crea solo paura e scompiglio' e quindi potrebbe efficacemente ricostituire un clima di normalità pubblicando un altro manifesto che, invece di riferire sui voti espressi in Consiglio comunale, indichi con le stesse lettere cubitali rosse un solo atto che ha fatto approvare a favore della bonifica del nostro territorio, perché la verità si rivela attraverso atti e fatti concretiDopo il manifesto 'Questa è la storia…' su discarica e TMB (trattamento meccanico biologico), dopo le smentite sul sito del Comune che preannunciano Colleferro come 'la pattumiera di Roma', dopo un altro avviso pubblico alla cittadinanza 'Basta con bugie e falsità', vorrei anche ricordare gli opuscoli dell’Amministrazione comunale su 'Inquinamento della valle del Sacco' (2005) e Inquinamento a Colleferro (2013) che, se non contengono bugie e falsità, sono certamente mezze verità, frutto di una informazione molto parziale e di parte, assai poco rigorosa, dove è facile riconoscere e dimostrare se i dati sono attendibili.

Nell’opuscolo è scritto che 'l’inquinamento è una brutta pagina della nostra storia'. E’ ora di strapparla insieme e che 'c’è aria di cambiamento': questa non è una bugia, ma una verità pericolosa, che noi cittadini sappiamo essere vera perché combattiamo per dimostrare che a Colleferro vogliamo aria nuova e pulita.

Ina Camilli

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