Colleferro, grande successo per la mostra “Non solo tela”

Le opere di Anna Maria Nardi e Antonio Briganti hanno richiamato l’attenzione di tantissimi visitatori

Grande successo per la mostra “Non solo tela” svoltasi presso la Sala mostre dell’Avio BDP a Colleferro dal 30 ottobre al 4 novembre.

Protagonisti della sei giorni Anna Maria Nardi, al suo debutto assoluto, e il navigato Antonio Briganti. La Sala mostre si è così per l’occasione divisa virtualmente in due “L”, ciascuna riservata agli autori delle opere.

Antonio Briganti, con la sua tecnica della pittura ad olio su tela e ad acquarello su carta, si è confermato ancora una volta un pittore di grande qualità. L’artista di Carpineto Romano ha incantato i visitatori con i suoi dipinti ispirati da scorci di splendidi paesaggi del territorio e non solo, facendoli sognare ad occhi aperti con il suo quadro preferito: “Guardando l’infinito”.

Anna Maria Nardi ha invece osato, vincendo la sfida, con una presentazione del tutto innovativa delle sue opere. Nella giornata inaugurale l’artista, specializzata nell’originale tecnica del pastello ad olio su carta, ha messo in scena il “Quadro parlato”.

Grazie alla collaborazione di Sara Bartolomucci (autrice dei versi) e di Francesca Morgia (della compagnia teatrale di Paliano), Anna Maria Nardi ha creato una simbiosi (tra immagine, scrittura e voce) unica nel suo genere, attirando l’attenzione dei numerosi visitatori che hanno potuto vivere un’esperienza davvero innovativa.

L’obiettivo di Non solo tela – spiega la Nardi – era proprio quello di non offrire soltanto la visione del quadro come unica forma di arte. Ci si proponeva di stimolare le persone ad interpretare le immagini e a fornire il proprio punto di vista. Crediamo e speriamo di essere riusciti nell’intento”.

Nella giornata di venerdì 31 ottobre, la sala mostre della BPD è stata inoltre “invasa” anche dalla scuola elementare della GBD di Colleferro. Un appuntamento, insomma, utile anche dal punto di vista didattico.

L’appuntamento con “Non solo tela” per quest’anno finisce qui. Ma la sensazione è che ne sentiremo parlare ancora.

 

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