Colleferro, i successi sportivi e solidali dell’Associazione Crescendo Insieme

Abbiamo intervistato alcuni volontari dell’Associazione Crescendo Insieme, con sede a Colleferro. L’associazione che si occupa di disabilità e inclusione sociale ha una propria squadra combinata di pallavolo

Atleti dell'Associazione Crescendo Insieme

Atleti dell'Associazione Crescendo Insieme

Abbiamo intervistato alcuni volontari dell’Associazione Crescendo Insieme, con sede a Colleferro. L’associazione che si occupa di disabilità e inclusione sociale ha una propria squadra combinata di pallavolo, composta da ragazzi con sindrome di down e “normodotati”.

Atleti dell'Associazione Crescendo Insieme
Atleti dell’Associazione Crescendo Insieme

Nei giorni scorsi la squadra ha partecipato ad un torneo nazionale qualificandosi seconda e vincendo una medaglia d’argento e una di bronzo. Siamo andati a conoscere l’associazione e a complimentarci.

“L’associazione Crescendo Insieme nasce nel marzo del 1996 dall’idea di alcuni genitori di ragazzi affetti da sindrome di Down. Lo scopo era quello di condividere le proprie esperienze, confrontarsi circa la nascita, la crescita, lo sviluppo e l’inserimento nella società dei loro figli. Nel corso degli anni si è man mano radicata sul territorio di Colleferro e dintorni, accogliendo utenti, volontari e professionisti da tutti i paesi vicini.

L’associazione propone agli utenti le più svariate attività, dai corsi di cucina a quelli di scrittura creativa, dal decoupage ai corsi di lingua o computer. È nelle discipline artistiche e sportive che l’associazione ha però raggiunto i suoi maggiori successi. Grazie al teatro abbiamo ricevuto applausi e riconoscimenti in tutta Italia e anche all’estero” ci racconta P.

Partecipate anche alle Specyal Olympics da diversi anni, e anche nello sport con successo. Lo sport è prezioso per potenziare la comunicazione e le abilità di questi ragazzi e inoltre è fondamentale per sensibilizzare la cittadinanza.

“La nostra squadra ha ormai una storia che dura da otto anni, con essa partecipiamo a quelle che si chiamano Special Olympics, pensate per ragazzi e ragazze con disabilità intellettiva. Abbiamo partecipato a diversi eventi e competizioni nazionali in tutta Italia. Quest’anno a Torino. Anche se l’intento è quello dell’inclusione sociale e della sensibilizzazione alla diversità ci siamo sempre allenati con molta serietà per diversi mesi. Purtroppo ci siamo classificati secondi contro i ragazzi di Bergamo, ma siamo soddisfatti lo stesso, considerando anche che dopo il 2019 a Montecatini siamo stati fermi per la pandemia. Eravamo un po’ arrugginiti!” spiega M.

“Siamo davvero felici per un ragazzo che si chiama Federico Corda, il quale ha vinto in modo individuale la medaglia di bronzo, in una competizione con piccole prove di abilità e per il traguardo di Stella Cacciotti nei giochi di coppia. Ciò che conta per i nostri ragazzi in queste performance è la comunicazione, il linguaggio, la condivisione fisica ed emotiva.

Siamo rientrati a casa con questi due ottimi risultati” ci dice entusiasta L che continua:

“Nonostante il tanto parlare di inclusione sociale c’è ancora molta strada da fare. Anche se si parla ovunque di integrazione spesso manca concretezza e attenzione reale. Mettiamo molto impegno nella nostra attività e per i nostri ragazzi è davvero importante il riconoscimento sociale”.