Colleferro, Italcementi, sicurezza e ambiente al primo posto

Un anno “zero infortuni” e qualità dell’aria sempre migliore

Nei giorni scorsi un grande traguardo alla cementeria di Colleferro. Italcementi, sede di Colleferro ha richiamato a sé l’opinione pubblica per rendere noto un anno senza infortuni sul lavoro e una qualità dell’aria sempre più sostenibile. La salute e la sicurezza dei lavoratori e del territorio al primo posto per l’impianto Italcementi di Colleferro che ha celebrato un anno senza infortuni per dipendenti e imprese esterne collegate al lavoro presso la cementeria e presenta il nuovo bilancio ambientale che conferma un sensibile miglioramento dei più importanti parametri monitorati, primo su tutti quello delle polveri, che raggiunge livelli ai minimi storici, con un valore di oltre 35 volte inferiore al limite di norma. Un dato importante per i
lavoratori impiegati all’interno della fabbrica storica posta all’ingresso della città e un dato importante per il territorio tutto. 

Il tema della salute e sicurezza dei lavoratori è tra i più attuali nel mondo delle imprese, troppe volte messo da parte, in quanto visto solo dal punto di vista di un onere e non come un investimento per l’azienda tutta. Italcementi, con questo traguardo, ha dimostrato di un lavoro costante di miglioramento e di partecipazione con gli oltre 120 lavoratori dell’impianto e le 500 persone coinvolte nell’indotto, come i trasportatori e il personale delle imprese esterne che a diverso titolo operano all’interno dello stabilimento. “Il risultato è indubbiamente il frutto di un lavoro di squadra che abbraccia vari attori, primi fra tutti i lavoratori dell’impianto, ma anche il nostro Safety Team, le rappresentanze sindacali e le imprese che operano all’interno del sito. Una squadra che ci piace estendere oltre i confini dello stabilimento fino a comprendere Enti ed Istituzioni locali che con un sano e costante confronto ci aiutano a migliorare sempre di più. – spiega il Direttore della cementeria Lorenzo Metullio – a tutta la squadra va la mia stima professionale e l’augurio che questo risultato possa completarsi negli anni con traguardi sempre più ambiziosi verso l’obiettivo “zero infortuni”, mantenendo la Safety al
centro della cultura professionale che ci contraddistingue”.
 

Ma come si raggiungono tali risultati? Ci vuole formazione, addestramento continuo. E’ importante che i dipendenti si sentano parte dell’azienda e lavorino per migliorare tutti insieme. Allora ecco Italcementi presenta 2.266 ore di formazione specifica, 525 riunioni di reparto, 179 azioni correttive di prevenzione, 95 audit di tipo tecnico/organizzativo, sono questi alcuni numeri delle iniziative Safety in cui sono stati impegnati nel corso del 2018 i dipendenti della cementeria di Colleferro. A questi si aggiungono audit di sicurezza con singoli dipendenti, personale di imprese appaltatrici e imprese di trasporto, assemblee di sicurezza, simulazioni e prove di emergenza,  attività utili per tradurre gli insegnamenti in azioni
concrete, mantenere alta l’attenzione e rendere i lavoratori protagonisti di un processo di miglioramento continuo.

Solo in questo modo si possono raggiungere tali risultati all’interno di un’azienda ove il rischio per i lavoratori è elevato, in relazione ai processi produttivi, ai macchinari, alle attrezzature e alle sostanze utilizzate. Ovviamente accanto a tutto questo serve l’investimento da parte del management aziendale: quasi 980.000 euro investiti nel 2018 e più di un milione di euro previsti per il 2019. Insieme ai risultati sul fronte della sicurezza sono stati presentati dal Direttore Lorenzo Metullio anche quelli sul fronte delle performance ambientali, racchiusi nel nuovo bilancio ambientale della cementeria. I dati del monitoraggio ambientale confermano un significativo miglioramento di tutti i parametri ambientali presi in
esame, a partire dall’emissione di polveri, che si è ridotta dell’88%, passando dalla media giornaliera di 3.33 mg/Nm3 del 2017 alla media del 0,4 mg/Nm3 del 2018: più di 35 volte inferiore al limite di norma di 15 mg/Nm3 imposto dall’AIA 2017.

Valori positivi anche per gli ossidi di azoto e per l’anidride solforosa, con una media giornaliera di 0,80 mg/Nm3 rispetto al limite di 50 mg/Nm3, quindi con un valore di oltre 60 volte più basso rispetto alla norma di riferimento. Livelli ai minimi anche per quanto riguarda il consumo di risorse: il consumo di acqua si è ridotto del 53% negli ultimi cinque anni grazie a un utilizzo sempre più razionale, che ha portato a un risparmio di 140.000 m3 di acqua. Anche qui i risultati sono frutto degli importanti investimenti fatti sul fronte della sostenibilità. Per efficientare l’impianto e migliorare le sue performance ambientali sono stati spesi nel 2018 complessivamente più di 800.000 euro, utilizzati per interventi sui filtri, un completo ammodernamento del sistema di monitoraggio delle emissioni grazie all’adozione di un nuovo SME (Sistema di Monitoraggio in Continuo) con una tecnologia innovativa e il rinnovamento di alcune parti del sito produttivo.

Per il 2019 è stato stilato inoltre un nuovo piano di investimenti ambientali per un valore complessivo di 700.000 euro, che prevede la realizzazione di ulteriori sistemi di monitoraggio delle emissioni e nuove tipologie di “maniche filtranti”.

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