Colleferro, ospedale Parodi Delfino, Barillari non autorizzato

Una telefonata del DG Asl Rmg “blocca” la visita del consigliere regionale del M5S al nosocomio

Colleferro, ospedale Parodi Delfino, ieri mattina, 16 ottobre esponenti del Movimento 5 Stelle, provenienti da Colleferro, Artena, Segni, Valmontone e Palestrina hanno manifestato davanti al cancello d’ingresso dell’ospedale, donando ai passanti volantini che riportavano lo stato di criticità dei vari reparti. Mentre, all’interno, Davide Barillari, consigliere alla Commissione Sanità Regione Lazio, effettuava un giro di richiesta informazioni all’interno dei vari settori ospedalieri.

La prima area visitata non poteva non essere il Pronto Soccorso, dove il consigliere 5 stelle non ha potuto dialogare con il responsabile, assente, ma, bensì con un suo collaboratore; dalla conversazione è venuto fuori lo stato di “malessere” del reparto primo soccorso, dove c’è mancanza di personale, carenza e criticità delle attrezzature, con tempi di attesa troppo lunghi comportando così spostamenti sempre più frequenti verso Tor Vergata.

Il giro di “ispezione” è proseguito poi con il ramo di Oncologia, la branca della medicina che concerne lo studio e il trattamento dei tumori, dove il Primario ha spiegato che c’è stato in questi ultimi anni un aumento smisurato dei malati di tumore.

Poi si è passati all’area Nefrologia e Dialisi, anche qui il Primario ha accolto il consigliere, spiegando che il reparto è ben funzionante, come anche dichiarato dai pazienti nei corridoi, con macchinari nuovi, personale competente e al completo; le attrezzature cominciano ad essere un po’ obsolete e c’è carenza di posti, infatti è stato inserito un terzo turno di dialisi. Ma, la richiesta è alta e i posti non bastano, mentre a Tivoli c’è meno richiesta e più posti. Poi resta sempre il “nodo oscuro”, sul quale anche le Iene e Striscia la Notizia stanno indagando, perché al Valmontone Hospital c’era un reparto Dialisi pronto a partire ed è stato smantellato?

L’esplorazione è proseguita al secondo piano, Ostetricia e Ginecologia, anche qui come nel caso del Pronto Soccorso, il Primario era assente. Ad accogliere e fornire dati a Davide Barrilari è stato il vice insieme ad alcuni colleghi. La prima criticità del ramo è la mancanza di personale, da aggiungere ai pochi posti letto. Le statistiche “parlano” di 500 parti annui all’interno dell’ospedale di Colleferro; percentuale aumentata da quando sono stati chiusi i reparti Ostetrici di Anagni, Ferentino e Alatri. Conseguenza di questo è anche l’aumento della percentuale dei parti cesarei, il Parodi Delfino si trova infatti al 39%, esattamente a metà della media Nazionale che va dal 18% al 78%. Da anni si parla anche di un probabile accorpamento all’ospedale di Palestrina, il che comporterebbe disagi nel caso in cui si dovesse presentare  un’emergenza al momento del parto. Arrivati a questo punto del dialogo, in stanza fa ingresso il Primario, “inbufalito” per non essere stato chiamato ma soprattutto per aver rilasciato dichiarazioni senza autorizzazioni.

Terminato il siparietto tra i medici arriva una responsabile della struttura ospedaliera, comunicando a Barillari di concludere li l’ispezione perché il direttore della USL Roma G, Caroli, non lo autorizzava a proseguire. “In un anno e mezzo di ispezioni-dichiara Davide Barillari- non mi era mai capitata una cosa simile, eppure ho visitato all’incirca 40 strutture. Corriamo il rischio che vogliono far chiudere le strutture pubbliche agevolando le cliniche private”.  

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