Colleferro, Sanna, rifiuti: Mia ordinanza è per qualità dell’aria
Sindaco: “La mia presenza qui è una presenza di sostegno alle associazioni e ai movimenti che hanno deciso di fare un presidio nel quartiere Scalo”
"La mia presenza qui è una presenza di sostegno alle associazioni e ai movimenti che hanno deciso di fare un presidio nel quartiere Scalo. Stamattina, in particolare, era atteso un trasporto straordinario che doveva probabilmente raggiungere gli impianti di incenerimento per trasportare pezzi della caldaia. Io sono venuto qui per controllare, per vedere che tutto avvenisse nella legalità. Il camion però sembra non essere passato. C'e' una mia ordinanza che dice che i mezzi pesanti debbono passare all'interno del centro urbano solamente fra le 8:30 e le 10:30 di mattina.
Un'ordinanza che si basa sul fatto che la tutela della qualità dell'aria è un nostro compito come sindaci in una delle valli più inquinate d'Italia. Colleferro è la città che ospita due inceneritori, il cementificio, la discarica più grande del Lazio dopo Malagrotta, i famosi fusti tossici seppelliti nell'area ex Bpd, una città che ha grandi problemi ambientali nella quale un sindaco non può esimersi dal regolare anche il traffico veicolare pesante perché le fonti di inquinamento, proprio in questo periodo invernale, aumentano a dismisura e danneggiano gravemente i cittadini che sono già spesse volte sottoposti ad analisi e studi che hanno dimostrato che la popolazione di Colleferro ha grandi problemi respiratori, più gravi rispetto alla media regionale e nazionale".
Lo ha detto all'agenzia di stampa Dire il sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna a margine del presidio di associazioni e cittadini del paese in provincia di Roma che protestano contro il revamping degli inceneritori. "La mia ordinanza regola il traffico veicolare, il riscaldamento domestico, tutte le questioni che possono aggravare ulteriormente la condizione della qualità dell'aria in questa città- aggiunge-. Io in maniera simbolica ho trasferito il mio ufficio nel quartiere Scalo per testimoniare la volontà di richiedere sia alla regione Lazio che al Campidoglio di ripensare la decisione del revamping degli inceneritori di Colle Sughero. Non andrò via dal quartiere Scalo fin quando la Regione Lazio e il Campidoglio non diranno ufficialmente che il revamping degli inceneritori di Colleferro si ferma perché questa città ha già dato troppo dal punto di vista ambientale e non può essere sottoposta – conclude – ad altri vent'anni di incenerimento dei rifiuti".