Due fucili, una pistola e 60 piante di marijuana che, ha detto il possessore dopo essere stato arrestato, gli servivano per curarsi. Ad eseguire il sequestro è stata la polizia ad Ardea, vicino a Roma, al termine di un'indagine che, partita dalla piazza di spaccio di Porta Maggiore, si è conclusa sul litorale laziale e ha portato all'arresto di tre persone.
Il coltivatore, per giustificare il possesso delle piante, ha detto agli agenti di essere affetto dal 'morbo di Chron', una malattia infiammatoria cronica dell'intestino., e di assumere il principio della marijuana per curarsi. Gli arrestati sono tutti romani, tra i 28 e i 53 anni. Due di loro sono stati osservati per giorni dagli investigatori del commissariato di Porta Maggiore.
Trovata anche una pistola calibro 22, regolarmente denunciata ma che doveva essere custodita in un'altra abitazione. Nel giardino c'era invece una piccola serra per la coltivazione della marijuana e una più grande, ricavata in un camper parcheggiato, con dentro una ventina di piante dell'altezza di un metro circa.
Nel giardino confinante, all'interno di alcuni vasi, c'erano altre piante di marijuana. Identificato il proprietario di quest'ultimo appartamento, gli accertamenti hanno consentito di effettuare un ulteriore sequestro di circa 40 piante. Tutti sono stati arrestati per possesso, coltivazione e produzione di droga, uno solo dovrà rispondere anche del possesso delle armi.
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