Congresso Nazionale Rom è solo rimandato. Forse a settembre?

Marcello Zuinisi di Nazione Rom spiega i retroscena del Congresso che è saltato

Oggi, a Roma, si sarebbe dovuto tenere il Congresso Nazionale sui Rom, nella Sala della Protomoteca in Campidoglio. Il Congresso, però, è saltato. Secondo le motivazioni fornite dal Comune di Roma in un comunicato stampa di ieri, alla base della ‘revoca’, il problema del pagamento della Sala, pari a 6mila euro. Soldi che non sono arrivati in tempo.

A questo proposito, Romait ha contattato Marcello Zuinisi, rappresentante legale dell’Associazione Nazione Rom, il quale ha spiegato che, per il pagamento della sala, era stato chiesto un aiuto interistituzionale, per un patrocinio oneroso, dal momento che “il nostro Consiglio – ci spiega al telefono – economicamente è povero”. L’evento, che ha fatto molto discutere, aveva ricevuto il patrocinio della Commissione Europea, della Regione Lazio, della Regione Liguria, della Provincia di Firenze e del Comune di Viareggio, come ci spiega Zuinisi, il quale precisa anche che nel momento in cui è stata fatta richiesta di patrocinio alla Regione Lazio – dove il tavolo istituzionale con le rappresentanze rom è aperto per favorire politiche di inclusione sociale – era stata fatta richiesta anche di 5mila euro per il pagamento della Sala. La restante parte, ovvero 1000 euro, l’avrebbe dovuta stanziare il Governo, per il tramite dell’UNAR, l'Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull'origine etnica, del Dipartimento per le Pari Opportunità. Questi soldi, però, non sono arrivati. Vuoi per un disguido, vuoi per un malinteso, il bonifico, nelle casse del Comune non c’è stato. E allora ecco, ieri, la lettera di Roma Capitale, a Zuinisi, in cui si dice che per motivi economici il Convegno, in data odierna, non si può svolgere.

Al contempo, però, lo stesso Zuinisi ci fa sapere che il Convegno è solo rimandato, in quanto da parte sua, il Comune di Roma, amministrazione Marino, è intenzionato ad avviare un percorso di dialogo con le rappresentanze rom, non solo al fine di avviare politiche di inclusione sociale e contro il razzismo, ma anche per dare vita al tavolo tecnico, previsto dalla strategia nazionale, nel rispetto degli accordi quadro strutturali europei di inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti, in cui si discuta si scuola, casa, lavoro e sanità anche per l’etnia rom. “Anche noi siamo romani, come tutti gli altri cittadini romani” – dice Zuinisi.

Oltretutto, secondo Zuinisi, è incomprensibile come “lo scorso anno siano stati spesi 24milioni di euro per mantenere l’apartheid (ovvero i campi rom, che secondo Zuinisi sono dei veri e proprio ghetti, ndr) e non si riescano a spendere 6mila euro per la democrazia (ovvero la partecipazione diretta dei rappresentanti rom al tavolo istituzionale insieme alla cittadinanza, ndr)”. Per questo, si tornerà presso la Regione Lazio per discutere con il presidente Zingaretti affinché si trovi una soluzione per dar vita a quest’incontro all’interno del Comune di Roma. A questo proposito, apprendiamo anche che si sta redigendo un documento per sollecitare l’attenzione sul problema del finanziamento di tale evento.

Il Convegno, dunque, stando alle parole del rappresentante di Nazione Rom, è solo rimandato a data da destinarsi. Data che potrebbe essere vicina, si pensa già a settembre. Anche perché la volontà di avviare questo percorso comune, è già visibile. Nella serata di ieri, infatti, Roma Capitale ha contattato Zuinisi, come lui stesso ci riferisce, in via del tutto ufficiosa ed informale, per comunicare che la Chiesa Metodista di Roma si era messa a disposizione per fornire una sala in via XX Settembre, nei pressi del Quirinale. “Ringraziamo Padre Nafke della Chiesa Metodista, ringraziamo il dott. Di Francia che ci ha contattati a nome del Comune di Roma, ma abbiamo pensato che non fosse giusto andare lì, dopo esserci consultati tra di noi, perché vogliamo aspettare di reincontrare gli enti preposti e il sindaco Marino affinché si trovi l’accordo per arrivare in Campidoglio e quindi avviare il tavolo direttamente con le istituzioni. Ma inviteremo padre Nafke e la Chiesa Metodista, così come la Chiesa Cattolica”. Zuinisi riferisce anche che l’altra ‘location’ a disposizione poteva essere quella del campo rom di via di Salone, dove “avremmo potuto mettere a disposizione una tenda per ospitare tutte le persone invitate. Ma noi quotidianamente ci riuniamo in Consiglio qui e altrove, quello che ci serve è il luogo istituzionale”.

Secondo Zuinisi, quindi, ora la questione è, come dire, solo logistica. Perché il muro istituzionale è stato abbattuto già tempo fa, ora occorre “abbattere il muro del razzismo”. E a questo proposito, Zuinisi invita i rappresentanti istituzionali che in questi giorni si sono fatti promotori di campagne contro questo Convegno a “rientrare nella legalità, perché così facendo sono nell’illegalità”. 

*Foto blog Nazione Rom

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