Consiglio comunale Colleferro. Opposizioni abbandona aula consigliare

Emanuele Girolami e Maurizio Del Brusco: “Manca la democrazia”

Consiglio comunale movimentato quello dell’altra sera a Colleferro. Il gruppo consiliare formato da Emanuele Girolami e Maurizio Del Brusco, insieme all’altro gruppo consiliare d’opposizione, abbandona l’aula per mancanza di democrazia.

“Nel nostro Comune riportano i due consiglieri in una nota stampaquando si tratta di approvare le varianti al piano regolatore si pretende che la discussione non avvenga, in modo da approvarle in 48 ore, mentre, regolamenti e iniziative di interesse per tutta la collettività, rimangono fermi nelle commissioni consiliari per mesi e mesi, senza essere portati in consiglio comunali per la loro votazione. Aspettiamo ancora con ansia la discussione sul regolamento dei comitati di quartiere, quello per dotare il nostro Comune di uno strumento referendario in modo che i cittadini si possano esprimere sulle scelte quali quelle della riapertura della discarica e l'uso dei rifiuti nel cementificio, per il baratto amministrativo che consentirebbe a molte famiglie in difficoltà di pagare le tasse dello stesso Comune, per un regolamento per le riprese in streaming dei lavori in Consiglio Comunale, per un regolamento concernente l'affidamento degli spazi pubblici abbandonati a comitati ed associazioni per la loro valorizzazione, per l'acquisto di una centralina che misure le diossine. Molti di questi argomenti sono già stati votati all'unanimità ormai da tre anni, ma sono poi rimasti inattuati per la lentezza e l'indecisione che caratterizza questa amministrazione”.

“Quando invece si tratta delle varianti al piano regolatore che riguardano lo Sloi, che tanto a cuore stava anche all'amministrazione Moffa, la commissione è stata convocata la mattina del giovedì per la trattazione dell'ordine del giorno fissata al pomeriggio del venerdì proseguono Girolami e Del Brusco –  in commissione ed in consiglio comunale abbiamo poi denunciato che mancava il progetto del gruppo imprenditoriale proponente in modo che potesse essere da noi esaminato e che la bozza della delibera era addirittura relativa ad un altro argomento. Niente. Insensibili alle nostre proteste non hanno voluto sentire ragioni e, in disprezzo delle regole democratiche e dei regolamenti, hanno poi votato la variante. Noi chiediamo un cambio di passo per la nostra amata città, ove il malcontento di fronte a chi ci amministra è sempre più crescente. Sopratutto chiediamo che questa amministrazione dimostri, nei fatti, di essere differente da quelle precedenti”.

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