Coronavirus. Artena, Palio delle Contrade 2020: che ne sarà di noi?

L’Ente Palio proprio in questi giorni avrebbe cominciato a fare le prime riunioni per andare verso la definizione dell’edizione 2020

Tutti noi abbiamo sempre sognato di vivere la vita come in un film, proprio come quella che stiamo vivendo in questi giorni, solo che la trama non era quella di una pandemia globale (a meno che uno non si sentisse un supereroe in grado di salvare l’umanità). 

Quell’imperativo unanime “#iostoacasa” ci ha costretti a un distanziamento sociale che ci porta a chiederci quando questo brutto film finirà e potremo tornare alla normalità. Ma quale normalità ci aspetterà? Rispetto a questo tema c’è una vaghezza da parte delle Istituzioni che non sono in grado ancora di dirci cosa è previsto per il nostro futuro più prossimo, e quindi, in assenza di una guida, non possiamo far altro che immaginarcelo. Due sostanzialmente sono le correnti: da una parte c’è chi vede questa situazione come una parentesi delle nostre vite, e, una volta chiusa, si tornerà ad affollare le strade e a cercare quel calore umano che nessuna tecnologia potrà mai sostituire; dall’altra chi vede questa situazione come un riflesso di come sarà la società del domani, con le persone comunque spaventate a uscire fuori e inclini a evitare i rapporti, perché l’eventualità di ricominciare tutto da capo sta dietro l’angolo. 

Ed ora arriviamo a noi: Palio delle Contrade della Città di Artena. Quest’anno si dovrebbe svolgere la 29^ edizione, 10 giorni di festa, giochi e incontri. Il Palio nasceva nella mente dell’allora sindaco Erminio Latini per rispondere a una ben precisa esigenza sociale, dare la possibilità alla comunità di Artena impossibilitata alle ferie di avere un momento di svago locale. Da allora il Palio è cresciuto in maniera esponenziale, è diventato l’espressione delle nostre tradizioni culturali e punto di riferimento non solo per i nostri concittadini, ma anche per le città limitrofe. La macchina organizzativa, allo stesso tempo, è diventata più articolata, tanto che si possono contare all’incirca 1500 persone impegnate tra atleti, preparatori e componenti degli staff.

L’Ente Palio proprio in questi giorni avrebbe cominciato a fare le prime riunioni per andare verso la definizione dell’edizione 2020, incontri con i vari capitani, i responsabili degli stand e del corteo storico, responsabili della sicurezza e degli spettacoli serali. Così come ogni contrada avrebbe cominciato a preparare i propri atleti per arrivare in forma all’appuntamento di agosto. Tutto fermo, tutto bloccato, e, soprattutto, non si sa ancora per quanto. Eppure volere è potere. Magari riusciremo a fare una bella edizione come è sempre stato, magari un’edizione più ridotta; probabilmente un maggior numero di persone si vorrà unire al gruppo per far sì che il Palio 2020 esista, o resteremo i soliti e può darsi che qualche pecca ce la concederete; forse per quest’anno saremo costretti a prenderci una pausa.

Non abbiamo ancora indicazioni precise se e come si potranno svolgere le manifestazioni pubbliche, ma intanto che le alte sfere decidano, chiedo a tutti voi amanti del Palio, vi sentite più ottimisti per cui già da questa estate potremo tornare alla normalità, oppure disfattisti e quindi è inutile sprecare tempo ed energie? Insomma, che ne sarà di noi?

*Glauco Bucci

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