Coronavirus. Quella di Carpineto Romano si dimostra una comunità forte e solidale

Dopo le sarte dei rioni storici anche le monache si sono messe all’opera per creare mascherine

Coronavirus, anche le suore si stanno adoperando per la realizzazione di mascherine. In particolare accade nel Monastero del Carmelo di Sant’Anna a Carpineto Romano, dove le monache si sono messe all’opera per creare preziosi presidi sanitari. Quella delle monache è l’ennesima iniziativa lodevole che arriva da Carpiento Romano. Infatti, va ricordato che anche le sarte dell’Ente Pallio della Carriera hanno dato il proprio contributo realizzando circa mille mascherine in TNT.   

Immediato è arrivato il ringraziamento del primo cittadino Stefano Cacciotti: “Dopo le sartorie rionali anche le Monache del Carmelo di Sant’Anna hanno voluto dare il loro contributo in questa battaglia contro il coronavirus: in questi giorni, infatti, hanno prodotto circa 200 mascherine in TNT. I volontari della Protezione Civile, che ringrazio tantissimo, hanno terminato la consegna delle mascherine alle categorie più disagiate (immunodepressi, disabili, medici di base e persone con patologie pregresse); ora è la volta delle persone che lavorano quotidianamente a contatto con il pubblico nei negozi, quindi generi alimentari, farmacia, edicola e tutti gli altri esercenti. Ringrazio ancora Pasqualina per averci offerto sin dall’inizio i trattamenti di sterilizzazione delle mascherine nella sua lavanderia. Quella carpinetana si dimostra ogni giorno di più una comunità forte e solidale”.

Il sindaco di Carpineto ricorda: “se c’è ancora qualche cittadino che necessita di mascherine o al quale non le abbiamo consegnate, può scrivere a culturacarpineto@carpinetoromano.it”.

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