Cronaca

Covid-19 Lazio, D’Amato: “Con questi dati non si può riaprire la scuola il 7”

“Con questi dati dei contagi da Covid-19 in crescita faccio un appello al governo a riflettere bene sulla riapertura delle scuole superiori il 7 gennaio. Devono restare chiuse” e “parlo di tutta Italia”. Alessio D’Amato, assessore regionale del Lazio alla Sanità, lo dice in un’intervista al Messaggero. “Deve essere chiaro che sarebbe estremamente imprudente in questa fase dell’epidemia riaprire le superiori fra una settimana”, precisa D’Amato.

Il problema è dell’intero Paese

“Noi siamo la regione rimasta sempre in fascia gialla, che ha fatto più vaccini delle altre, possiamo permetterci di lanciare un appello”, prosegue l’assessore regionale del Lazio alla Sanità, “il problema è dell’intero Paese. Occorre grande prudenza, siamo nella fase più delicata della pandemia, ci sono tre mesi invernali di fronte e noi saremo impegnati in una complessa campagna vaccinale.

Riaprire con più di 20mila casi al giorno?

E’ già stato spiegato tante volte: il problema non sono le lezioni in aula ma tutto ciò che sposta la scuola, tutto ciò che gira attorno alla scuola. Pensare di ripartire, alle superiori, quando registriamo più di 20mila casi al giorno non ha senso”.

In tutto ciò “abbiamo avviato una campagna vaccinale, se i casi si moltiplicano sarebbe molto più complicato portarla avanti. E non avrebbe senso riaprire le superiori, sia pure con la didattica a distanza al 50%, per poi essere costretti a richiuderle dopo poche settimane”, sottolinea D’Amato.

Contagi nello shopping natalizio

Infatti, “i dati che stiamo vedendo sono effetto dei contagi avvenuti una decina di giorni fa in coincidenza con lo shopping natalizio e gli spostamenti fra regioni – avverte – Servono altri giorni per capire se ci sarà un assestamento o se si tornerà a crescere”.

Lazio regione con più vaccinazioni

In tutto ciò, aggiunge Alessio D’Amato, assessore regionale del Lazio alla Sanità nella sua intervista al Messaggero, “il Lazio è la Regione che ha già eseguito più vaccinazioni, ma esiste un problema di numeri di dosi di vaccini.

Se ne arrivassero di più saremmo pronti ad accelerare. Oggi siamo costretti a usarle al 66% perché una quota deve rimanere come riserva in caso di contrattempi nelle forniture e per la seconda somministrazione.

Onestamente è difficile capire come mai l’autorità regolatoria del Regno Unito abbia autorizzato il vaccino AstraZeneca, mentre l’Ema, l’agenzia europea, abbia detto che servirà almeno un mese”. (Ran/Dire) 

Redazione

La nostra redazione è operativa dal mattino alle 7 fino alle ore 24 e in occasione di eventi speciali non si ferma e rimane al lavoro giorno e notte.

Post recenti

Elezioni europee: Artena con Abbruzzese tenta il bis votando la persona

Il gruppo fondato da Fiorentini e Spaziani, nato un anno fa ad Artena è di…

12 minuti fa

Roma. Accusato di 8 rapine in due mesi, arrestato 40enne romano di una nota famiglia di Tor Bella Monaca

Nel dettaglio tutte le rapine commesse dal 40enne ai danni degli esercizi commerciali, riportate nei…

17 minuti fa

Roma, Conca d’Oro Street Food al Parco delle Valli: 1-2-3-4-5 maggio 2024

Dal primo al cinque maggio non prendete appuntamenti, cinque giorni per tutta la famiglia dove…

1 ora fa

“Lo avevamo promesso e l’abbiamo fatto”: ora è davvero legge | Scatta il ritiro della patente se fai questa cosa

Non farlo perché ti sparirà la patente: è uno dei comportamenti più gravi. Era stato…

2 ore fa

Tornare bambini sulle “Panchine Giganti”, dove trovarle nel Lazio

"Sedersi sulla panchina vuol dire lasciarsi, almeno per un attimo, alle spalle le tensioni del…

11 ore fa

Qui c’è la villa di Nerone ed è il borgo più amato da tutti: si trova nel Lazio e qui si mangia anche benissimo

Scopri il bollo che ospita la villa di Nerone. È uno dei più amati del…

12 ore fa