Come rivelato dall’ufficio stampa del Generale Francesco Paolo Figliuolo, la “struttura commissariale Covid-19, diretta dal Generale Francesco Paolo Figliuolo, ha avuto mandato dal ministero della Salute, di acquisire un quantitativo pari 50.000 cicli trattamento di farmaci antivirali orali per Covid-19 per ciascuna tipologia di Molnupiravir e Paxlovid“, le pillole antivirali di Merck e Pfizer. “Si avvieranno le procedure per la stipula dei contratti e/o acquisto al fine di consentirne l’effettiva disponibilità non appena le aziende saranno in grado di fornirli”.
Inoltre, come spiegato da una circolare seguente, il commissario ha disposto l’anticipo al 22 novembre della somministrazione della dose booster per quelli di età compresa tra i 40 e i 59 anni, dopo sei mesi dal completamento del ciclo primario di vaccinazione.
Il Molnupiravir è il primo farmaco anti-Covid orale. È prodotto dalla Merck e agisce contrastando la capacità del virus di replicarsi e provocare così forme gravi. La pillola dovrebbe funzionare a prescindere dalle varianti perché non colpisce la proteina spike. Dati dimostrano che il farmaco ridurrebbe i ricoveri del 50%.
Il Paxlovid invece, inibisce la proteasi virale del Covid-19. È prodotto da Pfizer e i numeri dimostrano che la pillola ridurrebbe i ricoveri dell’89%. Il farmaco andrebbe a inibire la proteina unica del virus.
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