Covo con bandiere Isis a Roma, la Questura smentisce

La Questura dà la sua versione dei fatti: non conferma e in parte smentisce la notizia de Il Tempo

Una nota diffusa poco fa dalla Questura di Roma non conferma, e smentisce in parte, la notizia diffusa stamane dal quotidiano romano Il Tempo, che aveva lanciato l'allarme del rinvenimento, in seguito a indagini della Polizia, di alcune bandiere dello Stato Islamico, in una roulotte all'Infernetto, con tanto di cartine e mappe di Roma con cerchiate alcune aree della Capitale.

Quella dell'Isis a Roma quindi, sembra rimanere per ora solo una psicosi collettiva. La Questura ha infatti reso noto che i motivi del gesto, gli appoggi e il sostegno alla breve latitanza dei due tunisini, che avevano fatto perdere le loro tracce dopo una colluttazione con le forze dell'ordine avvenuta la scorsa notte, devono essere ancora accertati.

Uno dei due uomini che ieri, dopo essere stati fermati per un controllo da una volante in via dei Sette Mari, hanno tentato di sparare ai poliziotti impegnati che li avevano fermati, S.H. di 30 anni, è stato individuato e bloccato dagli agenti della Digos e del Commissariato S. Basilio, mentre l'altro uomo, presumibilmente della stessa nazionalità risulta ancora ricercato. Il trentenne tunisino è stato sottoposto a fermo e dovrà rispondere di tentato omicidio, ricettazione e porto abusivo di arma da fuoco, lesioni, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. La pistola che i due hanno rivolto contro gli agenti è risultata inoltre rubata.

Un episodio insolito quindi, che senza dubbio desta preoccupazione, ma che sembrerebbe non avere nessun legame con una presunta cellula dell'Isis nella Capitale.

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