Daniele De Santis, ferite sul suo corpo refertate già l’8 maggio

Anche al carcere di Regina Coeli furono refertate le coltellate. Oggi l’incidente probatorio sulla perizia del Racis

È l’ANSA a riferire di una novità sul caso degli scontri avvenuti nei pressi dello stadio Olimpico prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina, lo scorso 3 maggio.

Già la perizia del Racis (Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche), sulla quale oggi è in corso l'incidente probatorio, faceva emergere che Daniele De Santis – ritenuto responsabile della morte di Ciro Esposito, il tifoso partenopeo deceduto al Gemelli di Roma lo scorso 25 Giugno – avesse sparato i 4 colpi che hanno ferito i tifosi napoletani, dopo essere stato aggredito a sua volta.

Successivamente, una volta che i pm hanno acquisito le cartelle cliniche dall’ospedale Belcolle di Viterbo, dove De Santis era stato trasferito a seguito della morte di Ciro Esposito, veniva confermata la versione dei fatti: De Santis, la sera del 3 maggio, fu accoltellato all'addome quattro volte.

Le indagini, quindi, si erano concentrate sul referto del Gemelli di Roma, da cui inizialmente sembrava non emergere nulla in riferimento alle coltellate. È di oggi invece la notizia diffusa dall’ANSA, da cui si apprende che già i medici del reparto clinico del carcere di Regina Coeli, dove il tifoso della Roma era giunto per l’interrogatorio di garanzia, avevano refertato la presenza di ferite da arma da taglio sul corpo di De Santis. Il referto, nel quale si parla anche di una ferita lacerocontusa alla fronte, risale all’8 maggio, ovvero a 3 giorni dopo i fatti dell’Olimpico.

È ancora l’ANSA a riferire che al Gemelli De Santis venne sottoposto ad una TAC, da cui i medici riscontrano una serie di fratture, di cui una molto grave ad una caviglia.

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