Deturpata a Zagarolo l’antica Fontana di piazza Santa Maria FOTO

Di chi la colpa? Sembra proprio “Quel pasticciaccio brutto della fontana di Zagarolo”

Questa volta non sono stati i soliti vandali “ignoti”, ma il fatto è accaduto  nell’ambito di un lavoro di manutenzione per la sostituzione delle lampade per l’illuminazione della fontana di piazza Santa Maria a Zagarolo, che è stata stuccata e impermeabilizzata come si fa con i vasconi da giardino! Il tutto all’oscuro delle Sovrintendenze del MIBACT (Ministero per i Beni Ambientali, Culturali e Turismo), competenti per materia e territorio.

Tutti conoscono le due bellissime “tazze” in granito grigio egiziano con cui nel rinascimento furono realizzate le fontane di piazza Farnese in Roma. Provengono dalle Terme di Caracalla. A Zagarolo in piazza Santa Maria ce ne è una simile per tipologia e materiale proveniente dalla Villa Imperiale di Ad Statuas a San Cesareo, della quale, recentemente, sono stati rinvenuti parte dei cospicui resti.

Il fatto, avvenuto nei primi giorni di luglio, ha suscitato molto clamore tra i cittadini e i turisti che visitano il bellissimo centro storico della cittadina prenestina. Infatti la fontana è stata sottratta alla vista con una recinzione in tessuto sintetico color verde scuro senza apporre un cartello che indichi la motivazione del fatto.  Poi, però, basta salire la scalinata che porta al Convento dei Cappuccini e il motivo si capisce. L’interno della “tazza” e il bordo risultano stuccati e impermeabilizzati con materiale non consono ad un reperto del II –III sec. d.C.

Certo la responsabilità dovrà essere accertata dalle autorità competenti, ma resta il fatto che è incredibile che nel 2015 accadano queste cose. Potrebbe sembrare una barzelletta ma non lo è. E’ tutto maledettamente vero. Ora si aspettano le decisioni delle Sovrintendenze Architettonica e Archeologica per le operazioni di restauro necessarie. Di chi la colpa? Comune, Pro Loco, ditta esecutrice dei lavori? Sembra proprio “Quel pasticciaccio brutto della fontana di Zagarolo”.

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