Disagi all’aeroporto di Fiumicino per protesta NCC e allarme bomba

La protesta inscenata dai conducenti di vetture di noleggio ha determinato pesanti ripercussioni sulla viabilità aggravata anche da un allarme bomba

Nella giornata appena trascorsa, presso lo scalo aeroportuale di Fiumicino, si è determinato un fatto epocale. Dopo molti anni e diverse vicissitudini di natura giudiziaria, sono stati sgombrati gli occupanti di alcuni box – office, in più di una circostanza utilizzati da alcuni noleggiatori come base operativa per procacciare clientela in modo indebito. Nel corso degli anni, numerose inchieste di natura giornalistica hanno dimostrato come questa situazione presso il terminal degli arrivi internazionali del Leonardo Da Vinci, non fosse più accettabile per un paese che vuole definirsi civile. Naturalmente la protesta inscenata dai conducenti di vetture di noleggio ha purtroppo determinato pesanti ripercussioni sulla viabilità in sede aeroportuale, ulteriormente aggravate anche da un allarme bomba. 

Infatti, gli ex sub concessionari sfrattati da Adr, dopo aver inscenato una prima manifestazione nel salone degli arrivi internazionali, si sono spostati in strada per ostacolare il normale deflusso delle vetture, successivamente interrotto anche per far brillare un piccolo furgoncino abbandonato sul quale si pensava potesse esserci dell’esplosivo. A causa di questa concomitanza di eventi, nell’arco della giornata si sono dunque registrati alcuni disservizi e delle attese per prendere un taxi. Taxi che erano comunque in attesa da ore in prossimità dei terminal di arrivo senza poter raggiungere gli stalli. Servizio che si è poi svolto, come avviene quotidianamente presso lo scalo aeroportuale di Fiumicino, in modo regolare senza che si registrassero ulteriori criticità.

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