Categorie: Politica

Discarica di Cupinoro: interrogazione alla Regione Lazio

Inoltriamo l’interrogazione che il consigliere Fabio De Lillo rivolge al presidente del Consiglio Regionale del Lazio Daniele Teodori per conoscere la posizione della Regione sulla situazione della discarica  di Cupinoro:

"Come al solito si parla di cifre, ma l’interrogazione purtroppo non chiede perché, per anni, la Regione Lazio non ha mai trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica,  sebbene in presenza di comunicazioni da parte della Bracciano Ambiente, nelle quali si AUTO DENUNCIAVANO abusi contabili. Non solo, ma soprattutto si rappresentava il pericolo  di DISASTRO AMBINTALE  PER LA SALUTE PUBBLICA DEI CITTADINI.

Non si chiede di  identificare i responsabili, nè si chiede perché i cittadini non sono stati tutelati.  Una domanda la facciamo noi cittadini: l’allarme per il disastro ambientale scatta solo adesso perchè sono finiti i soldi. Ma se non ci fosse stato alcun problema sul fondo, saremmo andati avanti altri 10 anni come è successo finora?

Ecco una sintesi dell’interrogazione. Il 5 marzo scorso De Lillo chiede:

• Come mai la Regione abbia rinunciato al proprio credito di € 10.453.107,68 (la nota ecotassa) e come mai questa rinuncia non sia mai stata iscritta a bilancio;

• Degli oltre 10 milioni suddetti, come mai vengono riconosciuti € 1.713.685,30 come contributo straordinario;

•  Come sia possibile che la Bracciano Ambiente, in palese violazione delle norme, abbia avuto libero accesso a 20.231.465,04 € a totale insaputa degli organi di controllo sovracomunali;

•  Quale sia la posizione della Regione Lazio in ordine alle indagini della Corte dei Conti e della Procura di Civitavecchia, che di fatto non riconoscono l’annullamento del debito e ipotizzano danno erariale e malversazione ai danni dello stato proprio sulla distrazione di 12,3 milioni €;

Considerato che:

• Il sindaco di Bracciano Giuliano Sala ha “girato” alla Regione Lazio le fatture di pagamento, dopo aver informato una serie di enti e istituzioni di far fronte alla gestione post operativa;

• Le modalità di asporto e smaltimento del percolato potrebbe costituire “gravissimo ed immediato rischio di disastro ambientale”;

•  Quali iniziative intende intraprendere a questo proposito la Regione Lazio, soprattutto in merito alla gestione del percolato?"

Associazione Salviamo Bracciano

Redazione

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