Domani Ardea e Pomezia dovranno esprimersi sul vincolo ecoturistico

La Regione Lazio ha dato la sua approvazione alla costruzione delle 3 centrali di biogas tra i comuni di Pomezia e Ardea

La Regione Lazio ha dato la sua approvazione alla costruzione delle 3 centrali di biogas tra i comuni di Pomezia e Ardea, valutando favorevolmente la loro compatibilità ambientale, non è servita la totale mobilitazione del quartiere di Santa Palomba che si vedrebbe arrivare 60 mila tonnellate di rifiuti annui per il compostaggio anaerobico, primo passaggio per la costruzione degli impianti di Biogas. L'associazione Latium Vetus, subito contraria, si è schierata portando il caso all'attenzione del Ministro Franceschini, e ha fatto ricorso al TAR, dichiarando che saranno i giudici a valutare l'impatto ambientale (V.I.A.), che costituisce una forzatura palese e smaccata delle regole del diritto. L'associazione ritiene che l'impianto si inserisce su un'area di sovrasfruttamento industriale, già gravemente compromessa per i residenti che a oggi hanno già pagato un prezzo troppo alto dal punto di vista igenico -sanitario -ambientale.

Abbiamo incontrato Diego Casubolo responsabile di "NO BIO GAS POMEZIA", ponendogli 3 semplici domande:

Cosa possiamo aspettarci da questa amministrazione in merito alla proposta di vincolo  avanzata dal MIBACT dopo aver incassato l’ennesimo si della Regione?

Noi non ci aspettiamo più nulla dal Sindaco Fucci e dalla sua maggioranza. Ormai le posizioni sono chiare, noi non vogliamo un impianto così grande e impattante a Santa Palomba, mentre loro sono a favore. Il silenzio del Sindaco sulla proposta di vincolo del MIBACT la dice lunga; nessun commento, nessun auspicio, nessuna dichiarazione. E’ evidente che la proposta di vincolo, che garantirebbe uno sviluppo armonioso e sostenibile del quadrante di Santa Palomba nonché la tutela di siti monumentali come la Torre Maggiore, contrasta con la progettualità del M5S per questo già vessato territorio. Da chi si professa ambientalista ci aspettavamo lo stesso impegno espresso per il riconoscimento del Parco della Sughereta o della tutela delle dune di campo Ascolano, ma evidentemente ci sono porzioni di territorio di serie A e altre di serie B. Del resto, se un consigliere comunale del M5S si sente libero di dire a un cittadino che se voleva tutelare la propria famiglia non doveva comprare la sua casa nei pressi di un’area industriale, i segnali diventano preoccupanti per gli abitanti di santa Palomba.

Con questa approvazione della Regione, cosa crede che si prospetti nel futuro delle famiglie del quartiere già martoriate da altri impianti e discariche?

In primis noi non ci siamo ancora arresi e continueremo la nostra lotta contro l’impianto industriale proposto da Cogea e a favore del compostaggio di comunità, che il M5S propone sui programmi elettorali per poi rimangiarsi la parola alla prova dei fatti. Abbiamo consegnato tutta la documentazione ai nostri legali per una valutazione sia sotto il profilo amministrativo che penale. Il provvedimento autorizzativo datato 11 luglio u.s. della Regione Lazio ci ha fatto letteralmente infuriare non avendo, a nostro avviso, debitamente tenuto conto della proposta di Vincolo e delle clausole di salvaguardia che ne discernono. Il Sindaco Fucci, anche in questa circostanza, non sembra indignato quanto noi, anzi.

Lei trova un nesso nell'esclusione dell'Associazione Latium Vetus dalla Notte Bianca e il fatto che l'Associazione si sia opposta all’impianto Cogea?

Anche se sono un socio di Latium Vetus, non posso entrare nello specifico, spettando al presidente e agli organi statutari la rappresentanza dell’Associazione. Da cittadino devo dire che questa esclusione la dice lunga sulla cultura politica di chi amministra Pomezia. L’esclusione di Latium Vetus dalla Notte Bianca, l’uso del logo del Comune di Pomezia concesso ai “Giovani in Movimento” che lo hanno usato in abbinamento al logo del M5S sono, a mio avviso, segnali di preoccupanti compressioni di diritti di rango costituzionale. Le Istituzioni sono dei cittadini, non di chi è chiamato temporaneamente a rappresentarle.

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