Roma, ecco piazza di Spagna il giorno dopo l’invasione olandese FOTO

Visibilmente danneggiata la Barcaccia. Danni anche ad aiuole e alberature. Al lavoro AMA e la Sovrintendenza di Roma

Sono al lavoro dalle prime luci di questa mattina i restauratori della Sovrintendenza capitolina, per verificare e accertare i danni riportati alla Barcaccia del Bernini al centro di piazza di Spagna, mira, nel pomeriggio di ieri, della furia olandese (qui foto e dettagli). Anche gli operatori dell’AMA stanno lavorando per rimuovere le ultime tracce degli scontri di ieri, mentre i tecnici del Servizio Giardini stanno verificando eventuali danni ad aiuole e alberature.

The Day After Tomorrow, recitava il titolo di un film di qualche anno fa, L’alba del giorno dopo. Lo scenario apocalittico che ieri si presentava agli occhi dei cittadini romani non era molto dissimile. Ma se contro la furia della natura nulla si può, contro quella umana qualche azione la si può invece intraprendere. Il day after a piazza di Spagna porta ancora i segni della guerriglia urbana, scatenata e provocata dagli ultrà olandesi del Feyenoord, nella Capitale per assistere alla partita di Europa League contro la AS Roma che si è disputata ieri sera. Una delle grandi palme che danno su vicolo del Bottino è stata transennata, e in terra ci sono ancora lattine di birra, frammenti di vetro e anche parti di corteccia, con gli squaletti dell’AMA di ronda sotto il presidio ancora importante di Carabinieri, Polizia e vigili urbani.

L’attenzione di romani e turisti, però, è tutta per la fontana del Bernini: la Barcaccia è visibilmente danneggiata e la Sovrintendenza da stamattina sta continuando a fare rilievi e fotografie per quantificare la ‘ferita’ all’opera del Bernini, riscontrando anche ulteriori danni alla vasca centrale rispetto ai primi notati ieri sera. D’altra parte, la Soprintendenza aveva avvisato che prima di quantificare con precisione i danni, avremmo dovuto attendere la giornata di oggi, a vasca svuotata. Di positivo, c’è che molti dei frammenti sono stati ritrovati, ed entro stasera verrà stilato un primo bilancio anche economico dei danneggiamenti del monumento. Roma è pronta a chiedere un risarcimento dopo il terribile oltraggio di ieri, come hanno più volte ribadito ieri il sindaco Ignazio Marino e l’assessore alla Cultura, Giovanna Marinelli.

Di “oltraggio alla città”, ieri parlava il sovrintendente capitolino ai Beni Culturali, Claudio Parise Persicce. “Parliamo di un patrimonio universale” – diceva riferendosi alla Barcaccia di recente restaurata (qui le foto dopo il restauro). Un patrimonio che “appartiene a tutti e va rispettato”. Oggi, Persicce torna a quantificare i danni. “Ieri avevamo già verificato la presenza di alcune scheggiature, in particolare un frammento di travertino di 10 centimetri appartenente all’orlo del candelabro centrale della vasca” – spiega. Questa mattina, invece, dopo “una perlustrazione con i tecnici della Sovrintendenza” si è constatato che “in realtà gli urti di queste bottigliette hanno causato molti più danni di quanti fossero visibili a occhio nudo ieri sera”.

Una valutazione fattiva, dice Persicce, ancora non è possibile, bisognerà aspettare le prossime ore. Ma – spiega – anche se “il danno materiale non sarà enorme”, resta “un danno morale che deve essere  considerato e quantificato”. E chi pagherà? “I responsabili che hanno assalito questo monumento in una maniera così violenta. È stato un atto probabilmente voluto e studiato affinché lasciasse il segno” – continua il sovrintendente. 

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