Fatebenefratelli: la Regione dice sì al tavolo

In una nota l’ente precisa, tuttavia, che deve essere tolta la pregiudiziale dei licenziamenti

“In merito alla crisi finanziaria in cui versa il Fatebenefratelli Isola Tiberina, la Regione è disponibile ad aprire subito un tavolo di confronto, purché si tolga la pregiudiziale dei licenziamenti e ci sia una interlocuzione autorevole per discutere il piano industriale".

E' chiara e netta la posizione della Regione Lazio in merito alla vicenda del Fatebenefratelli. Apertura sì, dunque, ma con riserva: "In ogni caso – continua la nota dell'ente – va precisato, che le difficoltà attuali non sono dovute a mancati pagamenti da parte del sistema sanitario regionale. La Regione liquida mensilmente alla struttura oltre 6 milioni di euro per le attività erogate. Le pendenze relative agli anni tra il 2006 e il 2011 sono state conteggiate e liquidate per un importo di 47 milioni e 500mila euro".

"Parte di questa somma – conclude il comunicato della Regione – pari a 9 milioni e 600mila euro, è stata vincolata al debito Inps. In attuazione del Dl/35 (relativo ai pagamenti della Pubblica Amministrazione) sono stati liquidati a favore dell’ospedale romano 3 milioni e 500mila euro in quanto somme certe ed esigibili. Le partite ancora aperte e in corso di accertamenti definitivi, dunque ad oggi non ancora certe ed esigibili, potrebbero ammontare a circa 8 milioni. Ci auguriamo che, con questo possibile ulteriore intervento della Regione Lazio, si possano risolvere le difficoltà attuali di una struttura radicata nel sistema sanitario cittadino”.

Lo comunica in una nota la Regione Lazio.

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