Fausto Brizzi scagionato dai pm di Roma: “Il fatto non sussiste”

Dopo la denuncia di tre donne per episodi avvenuti fra il 2014 e il 2017, il regista era stato indagato con l’accusa di violenza sessuale

"Il fatto non sussiste". Con questa motivazione la Procura di Roma ha chiesto l'archiviazione per il regista romano Fausto Brizzi, sotto indagine dallo scorso mese di aprile per violenza sessuale.

Lo scandalo che ha coinvolto il regista era esploso alla fine del 2017, quando un servizio televisivo della trasmissione "Le Iene" aveva mostrato le testimonianze di decine di donne, tra di esse anche Clarissa Marchese, ex Miss Italia nel 2014. Nella circostanza le giovani attrici accusavano Brizzi di aver abusato della propria posizione professionale per ottenere con loro dei rapporti non consenzienti a sfondo sessuale.

Gli inquirenti agli ordini del procuratore aggiunto Maria Monteleone hanno effettuato le loro indagini sulla base di tre denunce, sporte per episodi verificatisi nel 2014, 2015 e 2017. Sono stati presi in considerazione, inoltre, anche due casi avvenuti in un arco temporale precedente, ma denunciati oltre i termini di legge. Per i pm non sono stati riscontrati profili di natura penale.

Il legale di Brizzi, l'avvocato Antonio Marino, ha poi ribadito in una ulteriore nota che "come già fatto in passato e in qualsiasi presente e futura circostanza, (Fausto Brizzi, nda) ribadisce di non aver mai avuto nella sua vita rapporti che non fossero consenzienti".

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