Un meccanismo perverso quello messo in piedi da una mamma di Ferentino, da suo figlio e da un amico di quest'ultimo.
La donna 45enne si occupava di adescare clienti per avere dei rapporti sessuali a pagamento. In realtà, tuttavia, non c'èra neanche la necessità da parte della mamma di dover chiedere, al termine della "seduta", il denaro. La formula utilizzata era, infatti, quella del "self service" con la signora che lasciava, durante il rapporto, la porta socchiusa, in modo da permettere al figlio 22enne e al suo amico di entrare di fare razzìa di ogni cosa. Durante la rapina la donna si mostrava sorpresa, fingendosi semplice testimone oculare del furto in corso.
I tre sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Anagni per i reati di rapina aggravata in concorso, lesioni personali, furto aggravato, ricettazione e evasione dagli arresti domiciliari.
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