Nell’ottobre scorso erano stati rapinati, in via dei Santi Pietro e Paolo, da una banda di rom, alcuni dei quali minori, che dopo aver minacciato di colpirli con un coltello se non gli avessero consegnato tutti gli oggetti di valore in loro possesso, li hanno “spogliati” di un I-Phone, un orologio, un tablet e di alcune decine di euro. Subito dopo il fatto, a seguito della segnalazione effettuata dagli stessi rapinati al 113, sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato Esposizione, diretto dal dott. Francesco Zerilli i quali, dopo aver raccolto le testimonianze di tutte e tre le vittime, si sono messi subito al lavoro per cercare di rintracciare i responsabili.
Le indagini, rese difficili dai pochi elementi a disposizione degli investigatori, hanno avuto una svolta quando il telefono rapinato ha ripreso a funzionare. Partendo proprio da questo particolare, gli investigatori hanno intrapreso una nuova attività di indagine e, a distanza di alcuni mesi, sono riusciti a raccogliere elementi di prova sufficienti per richiedere ed ottenere l’applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti di due persone di etnia rom, M.H. e A.S., rispettivamente di 23 e 34 anni.
I due, rintracciati nella giornata di ieri, sono stati arrestati ed ora dovranno rispondere del reato di rapina, aggravata dal fatto di essere stata compiuta con la partecipazione di alcuni minori.
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