Fiaccolata della Sicurezza a Fiumicino: no violenza e criminalità

I cittadini chiedono risposte concrete da parte delle istituzione davanti all’escalation criminale degli ultimi mesi

Si è svolta ieri nel tardo pomeriggio la "Fiaccolata della sicurezza". Dalle 18.00 un centinaio di cittadini si sono ritrovati nella piazza G.B Grassi antistante la sede Storica del Comune di Fiumicino per chiedere alle istituzioni  meno criminalità nelle strade e nei quartieri della città . "Sicurezza è Liberta" era dunque lo slogan apparso sullo striscione che apriva la fiaccolata.

Nel corso della manifestazione hanno preso parola anche i cittadini promotori delle cosidette Passeggiate della legalità: "Alla luce degli ultimi tristi fatti di cronaca abbiamo deciso di organizzarci spontaneamente. In questa città negli ultimi mesi si è assistito ad  un evolversi di violenza mai vista prima, è di ieri l'ultima in ordine di tempo di una lunga serie di rapine avvenute a mano armata all'interno di un supermercato dia via Coni Zugna; abbiamo sempre tenuto a ribadire che non vogliamo in alcun modo sostituirci all'operato delle Forze dell'Ordine, né tanto meno essere strumentalizzati dalla politica, sentiamo solamente il bisogno di fare qualcosa di concreto per fermare questa escalation di criminalità. Fiumicino è una città che merita di salire alla ribalta delle cronache per eventi positivi, non di certo per fatti di cronaca nera".

Parlando con gli organizzatori della fiaccolata tra cui, l'Associazione 2.11, che insieme ad altri comitati hanno concretamente reso possibile questa iniziativa, ci viene chiaramente fatto capire che l'amministrazione comunale si è totalmente disinteressata alla questione: "Solo il fatto di non vedere oggi qui in piazza, tra la gente, il Sindaco Montino, mostra palesemente  quanto il tema della sicurezza non stia a cuore di chi dovrebbe governarci, evidentemente la legalità non è una priorità dell'agenda del Sindaco". dichiarano i portavoce.

Passando tra la folla dei partecipanti riusciamo finalmente a trovare qualche rappresentante delle istituzioni, come il Consigliere Comunale di Fiumicino William De Vecchis, favorevole al fatto che i cittadini si attivino per la sicurezza di tutta la comunità. "Al tempo stesso noi eletti – ha commentato – siamo chiamati ad agire per vie istituzionali. Negli ultimi dieci anni Fiumicino è cresciuta demograficamente in maniera esponenziale, senza che vi sia stato un corrispettivo aumento delle strutture  e del personale preposto a garantire la sicurezza, tutto ciò è un paradosso se pensiamo che la città è arrivata a toccare quasi quota centomila abitanti".
De Vecchis, senza fare criminalizzazioni di sorta, ha tenuto a precisare che il fenomeno immigrazione pur non esendo direttamente collegato al fattore delinquenza è  comunque un evento sociale che va regolarizzato: "l'eccessivo numero di clandestini presenti sul territorio di Fiumicino deve essere monitorato attraverso dei censimenti che noi rappresentanti delle istituzioni siamo tenuti a mettere in atto; è necessario garantire la sicurezza sia di coloro che sono venuti in italia per lavorare onestamente sia di quelli che  vivono a fiumicino da sempre".

Numerosi anche i cittadini vittime dirette della dilagante criminalità."Da qualche tempo la città si sta tristemente rendendo nota solo per omicidi e rapine" – ha raccontato Marina, una giovane impiegata di 37 anni residente a Isola Sacra, zona di fiumicino salita agli onori della cronaca per le catastrofiche conseguenze del nubifragio del 31 gennaio scorso, che dichiara di essere stata vittima di saccheggio nei giorni immediatamente successivi all'ondata di maltempo. "Dopo esserci allontanarci dalle nostre abitazioni a causa dell'alluvione, che ha sommerso con mezzo metro d'acqua tutti gli appartamenti al piano terra – continua – nella notte qualcuno ha pensato bene di introdursi nelle abitazioni attraverso le finestre lasciate socchiuse, facendo razzia di quel poco che era scamapato all'acqua, ovvero quadri, televisori appesi al muro e altri oggetti di valore, tutto questo mentre doveva essere messo in atto il piano di soccorso dell'esercito".

Non va meglio per i commercianti della zona che sono stati più volte vittime di rapine a mano armata, che tengono comunque a sottolineare che gli autori di tali gesti sono in ugual misura stranieri e connazionali. "Qui gli immigrati non c'entrano, sono le istituzioni spesso che dovrebbero garantire maggiori controlli soprattutto nelle ore notturne in cui una scarsa illuminazione delle strade rende più facile l'azione dei malviventi" – è quanto dichiara Tea, una giovane barista di un noto locale del centro.

Ora una risposta concreta spetta alle istituzioni che non possono certo temporeggiare davanti all'incalzante criticità. I rappresentanti delle amministrazioni locali,  presenti alla fiaccolata, si sono impegnati a depositare durante il Consiglio Comunale, svoltosi in serata, una mozione per chiedere più fondi da destinare alla sicurezza. Nel frattempo i cittadini di Fiumicino non abbassano la guardia, annunciando ulteriori manifestazioni di questo tipo se la situazione non dovesse migliorare.

Il documento presentato dai gruppi di opposizione, e approvato durante il Consiglio Comunale di ieri sera, chiede che "venga al più presto convocato possibilmente nella sede comunale il Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico" e che si proceda alla costituzione di "un tavolo permanente tra tutte le forze di polizia operante sul territorio" per "mettere in atto un miglior coordinamento possibile per promuovere tutte le procedure e azioni che possano contrastare il grave fenomeno delinquenziale che sta invadendo il nostro comune".

Lascia un commento