Fiumicino, 27 arresti per traffico di droga: giro d’affari per 50 mln di euro

I Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno intercettato oltre 100 chilogrammi di droghe pesanti, tra l’aeroporto “Leonardo Da Vinci” di Fiumicino e gli scali di altre capitali europee

Guardia di Finanza, Fiumicino

I Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno intercettato oltre 100 chilogrammi di droghe pesanti, tra l’aeroporto “Leonardo Da Vinci” di Fiumicino e gli scali di altre capitali europee. I militari hanno così arrestato 27 “corrieri”.

L’operazione anti-droga a Fiumicino, i sospetti poi le conferme

Le Fiamme Gialle del Gruppo di Fiumicino, in concomitanza con il calo di arrivi presso lo scalo romano registrato durante il lockdown, avevano avviato un monitoraggio dei voli provenienti dai maggiori Paesi produttori di stupefacenti. Questa indagine ha indotto a concentrare l’attenzione sugli arrivi in determinati aeroporti europei e africani rimasti attivi durante l’emergenza pandemica.

Gli agenti hanno quindi contattato le autorità competenti degli Stati interessati, per l’attivazione dei controlli nei confronti dei soggetti ritenuti più a rischio.

Guadagni per 50 milioni di euro

I sospetti della Guardia di Finanza sono stati confermati. Infatti i “corrieri”, giunti a destinazione, erano in possesso di oltre 80 chilogrammi di stupefacenti – tra cocaina ed eroina. Presso gli aeroporti intercontinentali di Lilongwe (Malawi), Nairobi (Kenya), Addis Abeba (Etiopia), Ginevra (Svizzera), Bruxelles (Belgio), Parigi (Francia), Fort De France (Francia) e Amsterdam (Olanda).

I militari hanno preventivamente individuato sei persone, esaminando le liste dei passeggeri in arrivo presso lo scalo romano. In seguito le hanno fermate con la collaborazione dei funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Esse avevano 24 chili di droga al seguito.

L’ingente quantitativo, grazie all’elevata purezza della droga, avrebbe consentito di immettere sul mercato oltre 1.600.000 dosi, garantendo ai trafficanti guadagni per oltre 50 milioni di euro.

L’operazione rientra nel più ampio dispositivo di contrasto ai traffici illeciti messo in campo negli scali aeroportuali e portuali di accesso alla Capitale.

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