Categorie: Politica

Fiumicino, istituzionalizzazione ricordo Foibe

"Una cerimonia che possa ricordare le vittime delle Foibe assieme ai nostri concittadini caduti nelle due guerre mondiali": questo è quanto ha richiesto il consigliere comunale William De Vecchis al sindaco di Fiumicino, Esterino Montino e al presidente del consiglio comunale Michela Califano con una lettera inviata ieri.

"Il Giorno del ricordo – ha scritto De Vecchis nella lettera – è una solennità civile nazionale italiana, celebrata il 10 febbraio di ogni anno. Istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92, con essa si commemorano le vittime dei massacri delle foibe. La Repubblica Italiana riconosce il 10 febbraio quale ‘Giorno del ricordo’ per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra".

Il dramma delle foibe ha visto l'istituzionalizzazione solo nel 2004 dopo anni di vero e proprio oblio. Solo nello scorso ottobre, dopo 70 anni, durante una commemorazione a Kozica e Vrgorac ci sono state le prime ammissioni da parte di partigiani titini riguardo le violenze e le uccisioni di civili. Il mese prima, a Basovizza, è andato in scena un gesto storico: l'associazione culturale slovena “Anka Kolenc Family Theater” ha chiesto al Comitato 10 Febbraio di deporre, presso il monumento ai martiri delle foibe, per loro conto, una ghirlanda bordata dai colori della bandiera slovena.

Proprio in questo clima di riconciliazione si inseriscono le parole di De Vecchis: "Nella giornata del prossimo 10 febbraio – continua – sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado dell'esodo giuliano-dalmata; negli ultimi anni era tradizione dell’amministrazione comunale deporre una corona presso il monumento dei caduti di Piazza G.B.Grassi. Il monumento dei caduti nei giorni scorsi è stato oggetto di vili atti vandalici, che non solo hanno causato danni materiali, ma visto l’alto significato simbolico, anche morali e di vilipendio. Il 10 Febbraio 2014 potrebbe essere l’occasione di riparare istituzionalmente al vilipendio, ufficializzando una cerimonia per ricordare le vittime delle Foibe, ma anche per ricordare i nostri concittadini caduti nelle due guerre mondiali".

Redazione

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