Formello, a Villa La Mimosa “Aperitivo di Primavera con l’Arte”

Luogo d’elezione per dibattiti sull’arte, la cultura e i temi di attualità giornalistica, nuovo appuntamento a Villa La Mimosa di Formello

Calici di vino rosso

Calici di vino rosso

Divenuto luogo d’elezione per dibattiti sull’arte, la cultura e i temi di attualità giornalistica, “Villa La Mimosa” ospiterà a Formello sabato 18 Marzo la VII edizione di “Aperitivo di Primavera con l’Arte”, manifestazione nata con l’intento di coniugare alcune eccellenze eno-gastronomiche del nostro Paese col mondo artistico: come dire, “saperi e sapori” al cospetto della Primavera 2023.

Il patronne di “Aperitivo con l’Arte”, Marino Collacciani

Abbiamo intervistato l’ideatore dell’evento, Marino Collacciani, giornalista e scrittore: il suo ultimo libro, appena pubblicato, “Francamente Franco – Il vero volto di Califano” (Castelvecchi), sta ottenendo un significativo successo nel decennale della scomparsa di un genio incompreso e verrà presentato ufficialmente a Roma, presso la Libreria ELI di viale Somalia 50/A, lunedì 27 marzo alle 18,30.

Marino Collacciani, da cosa nasce l’idea di questo evento, ormai di consolidata tradizione?

Dall’orgoglio di sentirmi italiano e di voler rappresentare nel modo migliore la nostra cultura che passa indiscutibilmente anche attraverso le nostre eccellenze eno-gastronomiche. Altri Paesi, primo tra tutti la Francia, hanno avviato prima di noi la promozione dei propri vini, dei salumi e dei formaggi che sono nettamente inferiori per qualità ai nostri – così come la cucina in generale – conquistando quote di mercato che adesso stiamo costantemente rosicchiando per affermare una leadership mondiale che ci era sfuggita unicamente per mancanza di applicazione e convinzione nel promuovere le nostre specialità”.

Arte e gusto

È azzardato l’abbinamento enogastronomia/arte?

No, soprattutto se “a fare da contorno” all’iniziativa sono presenti alcuni tra i massimi esponenti dell’arte pittorica e scultorea contemporanea. Se un sommelier o un gourmet spiegano da cosa nascano vini e primi piatti d’eccellenza è altrettanto auspicabile che il contatto diretto con gli artisti possa rappresentare un volàno verso la comprensione dei messaggi trasmessi dalle opere pittoriche e scultoree. Una critica troppo ridondante, criptica e fumosa ha tenuto e tiene lontano dalla comprensione un pubblico potenziale desideroso di emozionarsi nell’osservare un dipinto, così come una scultura, senza essere condizionato da costruzioni dialettiche “artatamente” incomprensibili. Allora, quale modo migliore di “saggiare” se non quello di “assaggiare” l’arte?”.

Un cenno al parterre degli ospiti…

A fare da cornice all’evento personaggi della nobiltà quali – in veste di madrina della manifestazione – la storica della moda e del bon ton Contessa Silvana Pascale Augero; poi, il principe Guglielmo Giovanelli, il marchese Giuseppe Ferrajoli, gli artisti Athos Faccincani, Ennio Calabria, Eugenio Sgaravatti, Ferdinando Codognotto, Enrico Benaglia, Vittorio Paradisi. Ospiti il Sindaco di Formello avv. Gian Filippo Santi, l’on. Giuseppe Emanuele Cangemi, l’autrice di best sellers Gwendolyn Simpson Chabrier, la pierre Sara Iannone, il vivaista dei vip Germano de Vitttori.

A fare da “contorno” (è proprio il caso di dirlo) eccellenze dell’enogastronomia italiana con i selezionati vini dell’Azienda Agricola Casale del Giglio della Famiglia Santarelli, con la coordinatrice sommelier Cinzia Franceschini . Poi, grazie all’ideatrice di grandi eventi Luana Cavazzuti, alcune eccellenze del Casertano: dalle esclusive mozzarelle al tartufo di Vincenzo Tammaro (La Botteghella) alle ricercatezze dolciarie dell’Antica Pasticceria Caputo Alfonso di Casagiove e alle specialità del forno diPandiseta (pane, croissant e biscotti)”.

Insomma, un qualificato drappello di eccellenze di un Paese che conta, produce e afferma i sapori del made in Italy, a confronto con la nostra tradizione delle arti pittoriche e scultoree. Al centro della tavola rotonda e di quella imbandita i nuovi obiettivi dell’enogastronomia visti, saggiati e assaggiati da personaggi che nei loro àmbiti sono ambasciatori di uno stile inimitabile nel fare cultura che contraddistingue l’Italia nel mondo e che il mondo ci invidia.