Frosinone, continuano le aggressioni agli agenti in carcere

La Fns Cis Lazio: “3 aggressioni in un mese, due in soli tre giorni”. Nell’ultimo episodio coinvolti 4 agenti

Sta diventando sempre più seria la situazione nel carcere di Frosinone. Soltanto l'altro ieri abbiamo riferito di una nuova aggressione ai danni degli agenti della Polizia Penitenziaria avvenuta nei giorni scorsi ma proprio nel pomeriggio del 22 gennaio si è verificata un nuovo episodio nello stesso ne Istituto di Frosinone  "E'  la terza aggressione in questo mesescrive in una nota il Il Segretario Regionale CISL FNS Massimo Costantino  la seconda in soli tre giorni. Sono rimaste coinvolti 4  persone appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria. Un mese nero quello di gennaio per il carcere di Frosinone ".

"Il detenuto – prosegue la nota –  è un 38enne italiano che ha strattonato prima un ispettore, il quale per fortuna non ha riportato danni, mentre un Assistente Capo nelle fasi di contenimento è stato ferito e dopo le cure presso l’ospedale di Frosinone  gli è stato diagnosticato una distorsione della mano destra e 5 giorni di prognosi".

La Fns Cisl Lazio ha reso noto di aver già "richiesto interventi urgenti agli uffici del DAP e PRAP Lazio, tra i quali anche l'invio di congruo personale di Polizia Penitenziaria, considerata la carenza degli stessi e  il sovraffollamento  attuale, circo 170 detenuti in più rispetto ai previsti, della struttura di Frosinone".

"Dobbiamo evidenziare  – continua il Segretario Regionale  – come aggressioni del genere si stanno verificando  in quegli istituti dove è in atto una 'vigilanza dinamica' che invece di  creare situazioni  di benessere ai detenuti provocano  situazioni critiche , quali aggressioni, a danno del personale penitenziario. Secondo noi  occorre che in istituti dove è in atto una vigilanza dinamica , al fine di evitare episodi del genere, sia data la possibilità ai detenuti di poter lavorare, anche per lavori di utilità,  e non come accade ora e  per mancanza di fondi di oziare  per otto 8  nei luoghi preposti alla detenzione".

 

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