Furti agli anziani, arrestata 37enne romana ad Ardea

La donna era specialista del settore: si guadagnava la fiducia delle vittime per entrare in casa e rubare denaro

Gli anziani sono a volte  vittime di persone senza scrupoli che, riuscendo con l’inganno a conquistare la loro fiducia, riescono a derubarli ed a privarli di danaro ed oggetti di valore, spesso importanti anche dal punto di vista affettivo. Sul sito della Polizia di Stato sono presenti in proposito utili informazioni per sfuggire all’azione di eventuali malintenzionati.

Gli agenti del Commissariato Prenestino, diretto dal dr. Mauro Fabozzi, sono riusciti nei giorni scorsi ad individuare e ad arrestare una donna che si era resa protagonista di questo genere di reati. L’indagine andava avanti da diverso tempo. Gli agenti del Commissariato avevano infatti  ricevuto più denunce di anziani che, dopo aver fatto entrare nella loro abitazione una donna, avevano subito furti di danaro ed oggetti preziosi.

La responsabile dei reati era concordemente descritta dalle vittime come una donna di circa 40/50 anni, bassa, corporatura robusta, con capelli scuri, italiana. Il modus operandi  era descritto dalle parti offese in modo pressoché identico. La donna,  dopo aver avvicinato persone perlopiù anziane, riusciva a guadagnarsi la loro fiducia, tanto da essere invitata negli appartamenti ove, in modo fraudolento, asportava i loro averi.

Il 12 aprile scorso gli investigatori del Commissariato erano intervenuti  presso l’abitazione di un’anziana che denunciò di essere stata vittima di un furto all’interno della sua abitazione, commesso da una donna che, dopo averla avvicinata in strada, l’aveva invitata a prendere un caffè presso un bar molto conosciuto nella zona di Tor De Schiavi. Qui le aveva poi proposto di recarsi presso l’abitazione dell’anziana per poter pregare in memoria del marito defunto. Poi, una volta in casa, le aveva asportato oggetti di valore e denaro contante per circa 400 euro.

Subito erano scattate le indagini. Decisive si sono rivelate le immagini acquisite presso l’esercizio commerciale, che hanno permesso di accertare il tipo di auto con il quale la donna era giunta sul posto, veicolo di un colore abbastanza vistoso, trattandosi di un azzurro elettrico. Era iniziata quindi un’incessante opera di perlustrazione della zona, che dopo due giorni ha dato i suoi frutti. Percorrendo via Prenestina, all’altezza dell’intersezione con il grande raccordo anulare, i poliziotti notarono un’autovettura simile a quella sopra descritta, condotta da una donna che gli stessi operatori di Polizia  riconobbero per quella ripresa dalla telecamere del bar.

Sottoposta a controllo e accompagnata negli uffici del Commissariato, è stata identificata per F.M. romana di 37 anni. Da un rapido controllo effettuato, la donna è risultata avere precedenti di Polizia proprio per reati dello stesso tipo, realizzati con lo stesso modus operandi. Una volta in possesso di tali concreti elementi, è stata effettuata una individuazione fotografica nel corso della quale la vittima ha riconosciuto senza alcuna incertezza la 37enne quale autrice del reato commesso ai suoi danni.

Nell’immediatezza dei fatti è stata effettuata una seconda individuazione da un’altra anziana donna che, a dicembre dello scorso anno, aveva subito anch’ella un furto all’interno del suo appartamento, con identiche modalità. Anche in questo caso la vittima ha riconosciuto senza ombra di dubbio la donna quale autrice del patito furto. Tutti gli elementi acquisiti sono stati comunicati alla locale Procura che, concordando con le risultanze investigative degli investigatori, ha richiesto ed ottenuto dal Tribunale un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico della F.M. per i reati di furto aggravato, che nella giornata di ieri è stata eseguita dagli agenti del commissariato Prenestino ad Ardea, località in provincia di Roma.

Dopo le necessarie formalità l’arrestata è stata  associata presso la Casa Circondariale di Rebibbia. Le indagini non sono comunque ancora concluse. Gli agenti cercheranno infatti di accertare le eventuali responsabilità dell’arrestata in altre analoghe azioni criminose

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