G20 della Cultura: la cerimonia al Colosseo. Draghi: “È cruciale per la ripresa”

Il ministro della Cultura, Dario Franceschini: “Proteggere il patrimonio culturale significa proteggere l’umanità”

G20 della Cultura

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“Storia e cultura sono parti integranti dell’essere italiani: quando il mondo ci guarda, vede prima di tutto arte, musica e letteratura”. Sono queste le parole, particolarmente d’impatto, con cui il Presidente del Consiglio Mario Draghi è intervenuto al G20 della Cultura nel cuore di una Roma intrisa di storia e di arte: il Colosseo. Il premier ha ricordato i 58 siti del nostro paese considerati dall’Unesco Patrimonio mondiale dell’Umanità e ha aggiunto: “Sono luoghi che l’Italia custodisce per se stessa e per il mondo intero, per chi è tornato a visitarci dopo i mesi vuoti della pandemia”. 

I partecipanti

Il ministro della Cultura Dario Franceschini ha accolto le oltre 40 delegazioni attese per il G20 della Cultura, con la direttrice del parco archeologico del Colosseo Alfonsina Russo e la sottosegretaria Lucia Borgonzoni. Presente, oltre al premier, Mario Draghi, il direttore generale dell’Unesco, Audrey Azouley, e il direttore del Museo Egizio di Torino, Christian Greco. Si tratta della prima Ministeriale cultura del G20, che l’Italia guida in qualità di presidente di turno: all’insegna di “La cultura unisce il mondo”. 

L’intervento di Dario Franceschini

La cerimonia è stata aperta dal Ministro della Cultura, Dario Franceschini. “Proteggere il patrimonio culturale significa proteggere l’umanità. La pandemia ci ha fatto capire quanto la cultura sia la linfa delle nostre vite. Le piazze vuote, i musei chiusi come i cinema, i teatri, le biblioteche, hanno reso le nostre città tristi, spente. Per questo ora sappiamo che sarà la cultura la chiave della ripartenza, il motore di una crescita innovativa, sostenibile ed equilibrata”.

L’intervento di Mario Draghi

“La tutela del patrimonio artistico richiede una maggiore sostenibilità ambientale”, ha proseguito il premier Draghi. “Dobbiamo agire subito, perché le generazioni di domani possano godere dei tesori che noi ammiriamo oggi. Il nostro patrimonio culturale è il frutto dell’immaginazione dei nostri antenati: quello dei nostri nipoti dipenderà da cosa sapremo fare noi”.

Le priorità

Queste le priorità rispecchiate nella Dichiarazione di Roma dei Ministri della Cultura G20, che verrà approvata a esito dei lavori: tutela e promozione di cultura e settori creativi come motori “per una crescita sostenibile ed equilibrata”; protezione del patrimonio culturale contro i rischi, transizione digitale e nuove tecnologie per la cultura, valorizzazione della formazione, lotta al cambiamento climatico.

La conclusione della cerimonia

Alla fine della cerimonia, il concerto al Quirinale dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini diretta dal Maestro Riccardo Muti. Successivamente per i ministri cena al Palazzo della Consulta, dal 1956 sede della Corte Costituzionale. Domani i lavori si trasferiranno a Palazzo Barberini, dove sono previste diverse sessioni dalle 10:00 alle 17:00, concluse da una conferenza stampa. Alla fine dei lavori le delegazioni visiteranno la Galleria Borghese.

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