Genazzano-Valmontone, albero cade e provoca morte:scagionato l’accusato

Il cittadino romeno indagato per omicidio colposo è stato scagionato dall’accusa

Era il 22 giugno del 2016 quando un olmo che costeggiava la strada provinciale prenestina braccio, nel tratto tra Genazzano e Valmontone, cadeva provocando la morte di Franzese Giacomo, conducente di un’autovettura. A fronte della perizia svolta dalla procura del tribunale di Tivoli veniva indagato per omicidio colposo un cittadino di nazionalità romena, il quale da una prima ricostruzione dei fatti risultava proprietario della pianta.

L’Avvocato Domenico Cautela, difensore dell’indagato, non convinto circa le modalità di esecuzione della perizia svolta dalla procura, richiedeva un incidente probatorio con l’ausilio del proprio perito, il Geometra Valentino Renzi. A questo punto veniva nominato un consulente del Tribunale al fine di poter accertare in contraddittorio tra le parti il reale posizionamento della pianta. “lo svolgimento della perizia è stato tutt’altro che semplice – ci svela l’Avvocato Cautela- vista la peculiarità della situazione. Per stabilire con esattezza i confini territoriali sono state necessarie diverse sessioni di rilievi eseguiti con precisione microchirurgica e distinte metodologie, che hanno richiesto più di un sopralluogo”.

Ma gli accertamenti svolti non lasciano dubbio, la pianta risultava posizionata nella proprietà confinante rispetto a quella dell’indagato. In fase di udienza preliminare il GUP del tribunale di Tivoli, Dott. Bonagura, accoglieva le richieste dell’Avvocato Cautela, pronunciando sentenza di non luogo a procedere nei confronti del proprio cliente e mettendo così fine a una vicenda tragica e travagliata.

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