Gli scrittori di mare attraccano a Gaeta

Inaugurata la seconda edizione del “Festival Internazionale dell’Editoria del Mare”

Un sole quasi estivo ha accompagnato le prime giornate della manifestazione dedicata ai libri e agli autori di mare nella splendida ex Repubblica Marinara laziale.
Ormeggiata a due passi dal piccolo porticciolo, la nave scuola della Guardia di Finanza “Giorgio Cini” è stata il suggestivo palcoscenico della inaugurazione del festival internazionale che, anche quest'anno, offre un calendario ricchissimo di eventi e conferenze di livello.
E' toccato alla nota giornalista e scrittrice Donatella Bianchi, protagonista anche del programma Rai “Lineablu”, presenti le autorità locali e regionali, in compagnia di Giulia D'Angelo, organizzatore del festival, tagliare il classico nastro che, oltre a presentare la biblioteca del mare a bordo della nave, ha dato il via alla attesissima manifestazione.

Il giorno successivo è stato fitto di appuntamenti importanti e seguiti dal pubblico. La nave scuola ha ospitato Donatella Corridore con il suo “Mare Vecchio”, un libro intimo e “che si è scritto da solo”, come ha sottolineato durante il suo intervento. A seguire l'appuntamento con lo squalo bianco e con Remo Sabatini, “sempre pronto a difendere gli squali dalla mala informazione e dalla crudeltà cui sono sottoposti dall'animale più cattivo del Pianeta, l'uomo,” lo ha introdotto una appassionata Giulia D'Angelo.
Pippo Cappellano è uno di quei nomi che non hanno bisogno di presentazioni. Giornalista e documentarista, subacqueo e cineoperatore. Un uomo con una esperienza di mare come pochi e sempre pieno di storie affascinanti da raccontare. “Ero in Oman negli anni sessanta, mi dice a pranzo, eravamo arrivati lì con uno stratagemma per fare delle immersioni in un mare popolato da squali e pesci che non avevano mai visto un essere umano…” Ecco, ora è più facile capire di chi sto parlando. Pippo è dei nostri per presentare il suo lungometraggio dedicato al ritrovamento del “Polluce” e al suo tentativo di recupero. Un'imbarcazione affondata due secoli fa e protagonista di misteriosi eventi, non ultimo la devastazione che subì a causa di predoni di relitti che riuscirono ad individuarla. Il documentario è una chicca che il buon Alberto Angela, con il suo “Ulisse”, non si è lasciato sfuggire.

Marco Bernardi, poi, con il suo “Panta Rei” ha chiuso una domenica eccezionale.
Ospiti d'eccezione del Festival dell'Editoria del Mare, Rod e Lu Heikell, giunti a Gaeta con la loro barca a vela dalla Grecia. Rod, neozelandese, è un vero professionista del mare e naviga da quarant'anni. Ha visitato tutti gli oceani ed ha un affetto particolare per il Mediterraneo. E' tra i più accreditati autori del settore e le sue guide, ormai famose in tutto il mondo, sono un vero e proprio classico, grazie anche all'accuratezza delle descrizioni di luoghi e rotte che le contraddistinguono. “Scrivo di getto, mi dice Rod con il suo viso da marinaio cotto dal sole e dalla salsedine, poi, ha continuato, mia moglie Lu ci rimette le mani e rende il tutto perfetto”. Lu è inglese ed è una donna affascinante. I suoi occhi chiari sono del colore del mare. Ricercatissimi da giornalisti e amanti della vela, spesso hanno trovato rifugio nella loro bellissima Skylax, ormeggiata poco più in là.
Attesa per i prossimi appuntamenti tra i quali spiccano quelli dedicati al convegno di archeologia subacquea dove sarà presente, tra gli altri, Folco Quilici e l'imperdibile conferenza dedicata alla affascinante mappa del 1500 dove sono indicate delle terre che, incredibilmente, furono scoperte solo nel secolo successivo!
Ma di questo ed altro vi racconterò la prossima volta.

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