Il Governo sta lavorando in queste ore al decreto Covid che conterrà la lista dei luoghi nei quali il Green Pass sarà obbligatorio. Il documento potrebbe entrare in vigore dal 26 luglio. La cabina di regia si svolgerà il 20 luglio.
L’ipotesi più accreditata al momento è quella di estendere il Green Pass non solo ai treni a lunga percorrenza e ai voli, ma anche a autobus e metropolitane. Da agosto la certificazione dovrebbe essere obbligatoria anche per palestre, piscine, stadi, teatri, cinema, ristoranti al chiuso, centri benessere e chi rifiuta il vaccino per a sottoporsi al test del tampone ogni volta per accedere. Il CTS chiede di identificare chi non ha ricevuto il vaccino. Resta da capire chi è come potrà svolgere i controlli e le verifiche.
Nel decreto potrebbe essere rinnovato lo Stato di Emergenza. Spunta anche l’ipotesi Italia zona Bianca solo fino a Ferragosto per poi riprendere con le zone gialle in base ai contagi legati alla variante Delta. Il certificato verde sarà probabilmente rilasciato soltanto a chi ha completato l’immunizzazione con due dosi di vaccino anti-Covid. Sono previste multe fino a €400 per chi non rispetta le regole ossia per i clienti dei locali pubblici dove c’è il rischio di assembramento. La sanzione si riduce a €260 se pagata entro 5 giorni. Il governo sembra compatto sulla scelta mentre il segretario della lega Matteo Salvini definisce il Green Pass obbligatorio per bar e ristoranti una “cazzata pazzesca” e “mi rifiuto di vedere qualcuno pensi che mio figlio con un tampone una siringa o un tampone, prudenti si terrorizzati no”.
“I dati indicano una ripresa netta della circolazione virale nel Paese. Anche nelle ultime 24 ore abbiamo avuto un incremento di circa 300 casi. Come ha documentato la cabina di regia, l’età mediana dei contagiati è 28 anni, dato che dimostra come i contagi siano legati in buona parte alla popolazione giovane in ragione della maggior socializzazione del periodo estivo, un po’ come è successo l’anno scorso” ha sottolineato Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico e presidente dell’Istituto superiore di Sanità.
Anche per la Scuola potrebbero esserci importanti novità. “Credo che si possa pensare di arrivare all’obbligo di vaccino per il personale scolastico così come è stato fatto per i sanitari”. Lo ha detto Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario Irccs Galeazzi di Milano.
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