Grillo prende in giro i ciociari

Sotto accusa il video in cui Beppe Grillo prende in giro i “ciociari”

C’è un fenomeno che sta spopolando sui social network negli ultimi mesi.
Si tratta di Cadoinpiedi, un’aggregazione di autori italiani, che si propone l’obiettivo di diffondere ciò che i media non dicono.
Casaleggio ha presentato Cadoinpiedi come la nuova frontiera del sapere italiano, che ogni giorno lancia migliaia di scoop.
Per esempio, grazie a Cadoinpiedi, sappiamo sempre dove si trova Civati e con chi va al Mc Donald’s.
Oppure sappiamo che una parlamentare è caduta nella trappola della bufala di Facebook a pagamento, ma poi ha cancellato il post, ma quelli di Cadoinpiedi hanno fatto in tempo a fotografare tutto, ci sono le prove. Nessuno può sfuggire.
Oppure, grazie a Cadoinpiedi sappiamo ogni quanto la Carfagna va a farsi la ceretta e quanti bicchieri d’acqua al giorno beve Daniela Santanchè.
Insomma, un’informazione autorevole. Proprio quella che manca ai media nazionali. E per fortuna, si potrebbe dire.

Ma poi, gli ideatori di questa rete di informazione, cadono nella loro stessa trappola.
E così, il video in cui Beppe Grillo si lasciava andare a prese in giro anticiociare, postato in rete alla vigilia delle elezioni amministrative, è stato oscurato.
Ma Cadoinpiedi ha fatto scuola, e il video è stato visto prima che potesse annegare nel mare della navigazione in Internet.

Lo scopo del filmato era anche nobile: Beppe Grillo voleva infatti spingere gli elettori pentastellati a sostenere il MoVimento 5 Stelle di Frosinone.
Ma i risultati non sono stati quelli sperati. Caiti, infatti, è arrivato ultimo con il 5%.

Il videomessaggio, che era stato pubblicato su YouTube dalla sezione di Figline Valdarno dei 5 Stelle, è ora visibile solo agli ‘utenti privati’.
Nel filmato, alle dichiarazioni del comico-politico seguivano le risate di chi effettuava le riprese.
Mentre si nominavano i comuni della provincia di Frosinone qualcuno si è lasciato andare a commenti tipo “..a soreta”.
Lo stesso Grillo dice “i virus partono da lì, gli esperimenti si fanno a Frosinone. Se comincia da lì in provincia di Frosinone, capite che il MoVimento si allarga anche in Mongolia”.

All’immissione in rete del filmato, sono seguite polemiche e critiche.
Non solo da parte degli esponenti delle coalizioni opposte, ma anche da parte dei cittadini stessi, che si sono sentiti offesi nel loro DNA d’origine.

La debacle che ha colpito il MoVimento alle scorse elezioni amministrative non è certo imputabile al filmato in questione.
È più probabile che qualcuno si sia accorto che l’antipolitica è anche quella a 5 Stelle.

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