È un’iniziativa interessante, quella che si è svolta nello scorso fine settimana a Grottaferrata. Ed è davvero auspicabile che nei prossimi mesi vi sia un monitoraggio degli esiti. In modo da calibrare ancora meglio il tiro nelle occasioni successive. Che, si spera, rinnoveranno ciò che è stato fatto in questa occasione.
Il nome scelto è Job Day. E si tratta, come si legge nel comunicato stampa, di un “laboratorio teorico e pratico sul lavoro del futuro”. Una serie di incontri, totalmente gratuiti, alla quale hanno partecipato più di 120 giovani del posto, con un’età compresa tra i 18 e i 35 anni e una formazione scolastica liceale o universitaria.
A promuovere il tutto è stata la collaborazione tra il Consiglio Comunale dei Giovani e l'Assessorato alle Attività produttive del Comune di Grottaferrata. I motivi ispiratori li ha sintetizzati Mirko Di Bernardo, che è appunto l’assessore alla Scuola e alle Attività produttive: “Non un mero seminario, ma una mobilitazione d’intenti e di realtà no profit, come Elis e Next, capaci di fornire un orientamento al lavoro e di proporre i primi colloqui con le aziende coinvolte nell'iniziativa”.
L’idea, dunque, è quella di aumentare massicciamente i livelli di consapevolezza nei confronti del mondo del lavoro. Sia per come è adesso, sia per come si andrà a strutturare nei prossimi anni. Mettere a fuoco le opportunità che esistono concretamente è il primo passo per poterle cogliere: in moltissimi casi, invece, si fanno percorsi di studio che non tengono nel dovuto conto le effettive possibilità di impiego. Vanificando così, in tutto o in parte, gli sforzi compiuti.
Ma non sono soltanto i ragazzi, e le loro famiglie, a doversi fare carico di questi ulteriori compiti. La questione è collettiva e come tale deve essere affrontata. Ciascuna a suo modo, anche le pubbliche istituzioni e le imprese devono impegnarsi per far sì che domanda e offerta si incontrino.
Il “Job Day” di Grottaferrata ha iniziato a muoversi in questa direzione. Da un lato, le attività si sono articolate in tre fasi: una istituzionale; una dedicata all'orientamento e alle aziende; e, infine, quattro workshop tematici. Dall’altro, svariate imprese, locali e non, hanno raccolto i profili dei partecipanti e compilato un format.
I temi affrontati sono stati tantissimi. Ma almeno uno vale la pena di citarlo, e di sottolinearlo: "Innovazione tecnologica e nuove frontiere occupazionali”. Tra automazione e sviluppo dell’intelligenza artificiale non c’è dubbio che molte attività non saranno più svolte da esseri umani. Ergo, sarà essenziale sapere in anticipo quali alternative ci saranno, per chi dovrà cercarsi un lavoro.
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