Hasib Omerovic, le indagini della Procura: “i poliziotti lo hanno spinto giù dalla finestra”

Per la Procura, gli agenti hanno “percosso e minacciato” Hasib per poi afferrarlo “per i piedi gettandolo dalla finestra”

Denuncia alla Camera dei Deputati del tragico caso di Hasib

Denuncia alla Camera dei Deputati del tragico caso di Hasib

Le accuse pesantissime da parte della Procura di Roma, sulle indagini del caso Omerovic. La vittima, Hasib Omerovic, 36 anni, disabile, è volato dalla finestra della sua stanza da letto lo scorso 25 luglio. Apparentemente durante una perquisizione.

Avvolta dal mistero la dinamica che ha portato l’uomo a cadere dalla finestra. I poliziotti che erano in casa in quel momento raccontarono una versione dei fatti: “(al momento della perquisizione ndr.) Hasib “sarebbe rimasto tranquillo, tanto che gli stessi gli avevano scattato delle foto, ma mentre stavano andando via, avrebbero sentito alzare la tapparella della finestra della camera da dove si sarebbe buttato”.

La Procura però, a seguito delle indagini emette delle accuse molto pesanti

Tentato Omicidio e falso. Tentato omicidio in quanto gli agenti intervenuti sul posto (non è chiaro se in merito a segnalazione) hanno fatto irruzione in camera, divelto la porta, hanno “percosso e minacciato” Hasib per poi afferrarlo “per i piedi gettandolo dalla finestra della stanza da letto dell’abitazione” della casa che divide con la famiglia.

A queste gravissime accuse si aggiunge il falso, pare che gli agenti abbiano mentito ai loro stessi superiori, scrivendo “nella relazione di servizio” che il giovane disabile si sarebbe improvvisamente lanciato “nel vuoto dalla finestra della camera da letto, omettendo anche di indicare che lo stesso era stato percosso, minacciato e che era stata sfondata la porta di una stanza interna dell’appartamento”

Le accuse sono da provare, il movente da trovare

Le accuse sono da provare, il movente da trovare. Il quartiere Primavalle descrive Hasib come un ragazzo problematico che avrebbe disturbato diverse ragazze, versioni anche queste che andrebbero confermate.

L’unica testimone oculare dell’intera storia è una donna di 32 anni con disturbi mentali. La ragazza dice di aver visto tre agenti picchiare Hasib con un manico di scopa nella sua camera da letto, un bastone che è stato poi trovato spezzato e appoggiato a una parete della casa.

I legali della vittima

Tiepido ottimismo trapela dall’Avvocato Arturo Salerni, legale di Hasib Omervic, raggiunto al telefono dal nostro giornale.

Cosa ci può dire sul fatto che le indagini della Procura vadano a supporto della versione fornita dalla famiglia Omerovic?

“La notizia arriva dalla Procura, le accuse (formulate dai magistrati durante le indagini ndr.) non gliele posso ancora confermare, ma le dico che il nostro primo obiettivo, naturalmente è scoprire la verità su quanto accaduto a Hasib”.