Cronaca

I finti autovelox dei Comuni: ai contribuenti costano ma non servono a nulla

I finti autovelox sono delle colonnine arancioni, o di altro colore (gialli, azzurri, verdi), con su disegnato la testa di un vigile urbano e la scritta controllo elettronico della velocità, di forma circolare o a parallelepipedo. Sono scatole vuote, però fanno da deterrente e le auto rallentano quando li vedono.

Scatoloni vuoti di colore arancione, azzurro, verde, giallo come finti autovelox

Sempre su Volante.it un lettore ha scritto: “Sono limiti assurdi veramente, anche se per contro ci sono pazzi che potrebbero limitarsi. Comunque oltre agli autovelox c’è un aumento, almeno qui, di quei box blu utilizzati (poco) dai vigili che sta diventando ridicolo. Ne han messi 5 nel giro di 10 km e la gente se ne frega tanto non vengono mai usati. Come al solito in Italia servirebbero meno limiti ma più corretti, non uno diverso ogni 500 metri.”

Di questi dispositivi falsi pare ce ne siano 7 per ogni dispositivo vero funzionante. Nelle strade ad alta percorrenza si trovano spesso ai lati della carreggiata. Vengono installati per far si che le persone, impaurite, possano rallentare la loro velocità ed evitare così dei possibili incidenti. Pregevole l’intenzione di ridurre gli incidenti ma che senso ha fregare l’automobilista con un dispositivo falso? Lo Stato può trattare i cittadini come bambini? Bisogna valutare che una frenata brusca potrebbe causare un tamponamento pericoloso. Mettere dispositivi falsi con questa possibilità di incidenti mi sembra davvero fuori luogo.

Gli autovelox falsi sono 77mila! Ma un frigo abbandonato svolge la stessa funzione

Considerate poi che questi scatoloni vuoti costano tra le 3 e le 5 mila euro. Non sto scherzando. Un prezzo gonfiato anche 15 volte quello della loro costruzione. Non funzionano e quindi non hanno bisogno di essere omologati. A Gassino (Torino) nel 2018 sono stati spesi 38 mila euro per sei di questi scatoloni! Facile pensare male. In un altro comune, con 70 mila abitanti, meno di un anno fa (23 marzo 2023) sono state acquistate 16 scatole vuote come queste per 80 mila euro.

Sono false ma funzionano. Uno studio ha dimostrato che le vetture che rallentano quando vedono gli scatoloni arancioni passano dal 36% all’80%.  Solo che la rilevazione è stata fatta nelle due settimane dopo la messa in posa dei finti dispositivi. Poi gli automobilisti hanno cominciato a capire che le multe non arrivavano e hanno guardato dentro lo scatolone. Sulla finestra è disegnato un obbiettivo e lo si vede benissimo da vicino. Il passaparola ha fatto il resto.

Ora non ci crede quasi nessuno, a parte il forestiero che passa di lì. Il sindaco di Acqui Terme (AL) ha smantellato le 8 postazioni nel suo comune perché la loro funzione s’è esaurita”. In pratica svolgono la stessa funzione di un frigorifero gettato sul ciglio della strada. È accaduto in provincia di Pavia anni fa, dove un frigo abbandonato, ritto in piedi, veniva scambiato, da chi passava di lì, per un autovelox e le auto rallentavano. Il tutto a costo zero.

Lo Stato prima aggira i cittadini per far rispettare le leggi e poi fa lo stesso con le sue proprie disposizioni per non tutelarli del tutto

Questi manufatti a bordo strada però possono rappresentare un pericolo. Un motociclista o un ciclista potrebbe sbatterci contro e farsi male. A volte sono di polietilene plastico ma possono essercene anche di metallo, poi dipende da come ci vai a sbattere e a che velocità. In quel caso chi pagherebbe? La comunità, cioè noi. Per questo il Ministero dei Trasporti, con il protocollo 1031 del 2018, lo ha ribadito e dispone perché vengano protetti o per lo meno non causino incidenti. Con due circolari del 2018 però, la 1638 e la 1870, è stato ribadito che il dispositivo è valido se saltuariamente al loro interno vengono posti da una pattuglia di Polizia municipale, dei macchinari che possano rilevare la velocità, per esempio un autovelox mobile. Questo, è stato verificato, che accade ma solo nell’1% di casi. Perché molti sono scatole chiuse e inaccessibili.

Che Bel Paese il nostro! È lo Stato che truffa i cittadini per far rispettare le leggi, poi emette norme per non creare pericolo a tutela dei cittadini e infine le aggira lui stesso. Ma vi rendete conto? Quando dici queste cose a uno straniero ti guarda incredulo. Possibile che siate così scemi? Sì, purtroppo.

Carlo Raspollini

Autore e regista televisivo, responsabile marketing, consulente gastronomo e dello spettacolo, viaggiatore.

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