I pensieri veri dei politici italiani

“Poveri e disperati, attuali, politici italiani servi di un’altro potere servo, voglio dirvi che…”

Miei poveri e disperati, attuali, politici italiani ed europei servi di un altro potere servo, nel giorno del mio compleanno voglio dirvi che:

La miserabile concezione dell’esistenza che vi caratterizza è osservando la moltitudine dei vostri servi, quelli che fanno parte dei giornali e delle televisioni, che gestiscono l’informazione con un sistema di asserviti al potere incapace di tener conto e di capire l’immenso valore di ogni essere umano.

Per voi è vostro diritto invendibile l’esercizio del potere di vita e di morte su alcuni milioni di abitanti, sottomessi a ritmi di lavoro laceranti o all’incertezza di un futuro nebbioso che tatticamente rendete sempre più oscuro.

L’atto d’amore, il solo atto d’amore che mi è consentito, specialmente in questo giorno, nei vostri confronti è maledirvi, per i milioni di uomini, a cui negate la possibilità di vivere, offrendo miserabili, faticose e attorcigliate esistenze.

Io vi maledico con tutto l’amore di cui la mia vita mi ha reso capace per i bambini che oggi sono privati della loro piccola, ma grande, esistenza, e per tutti quelli già morti di fame, usati come garanzia di sopravvivenza per le vostre associazioni umanitarie, per i vecchi che oggi rovistano nei cassonetti dell’immondizia, per gli uomini e le donne che avete portato al suicidio ormai privi di ogni dignità, vi maledico sperando che la forza del mio amore vi faccia miracolosamente liquefare, ovunque voi siate.

Le vostre vesti pulite grondano d’un intero oceano di sangue, e le ottuse difese dei privilegi formulate dagli intellettuali da voi comprati, generano in voi un vuoto irreparabile trasfigurandovi in esseri ancora più infelici di quelli che opprimete.

Al vostro servizio ci sono due tipi di sottomessi: i servi responsabili e i servi inconsapevoli. I vostri servi più crudeli sono quelli che mettete al comando, delle gerarchie potenti politiche e militari, che controllano la tenuta dell’apparato sociale, da voi creato, e del suo potenziale di imbroglio e di truffa esistenziale che giorno dopo giorno sono rigorosamente in grado di esercitare sull’intera Nazione. I servi ignari sono milioni di uomini, costretti a denominare i loro feroci aguzzini con termini come Onorevole, Eccellenza, Eminenza, Presidente etc. Tutti costoro sono sottomessi da esistenze lncerte, e voi fate tutto questo, uccidete una nazione, uccidete il mondo per la difesa e il mantenimento dei vostri privilegi.

Non credo che le mie maledizioni siano solo mie, gran parte dei vostri servi, senza neppure saperlo vi maledicono istante dopo istante dai serbatoi di contenimento nei quali li avete rinchiusi : le prigioni, le divise militari, le mafie, le catene di economie che si impongono con la violenza essendo sempre più prive di creatività e di intelligenza.

Ecco perché io vi immagino disperati, tormentati dal non sapere le origini del vostro disagio, perché l’onda immensa delle maledizioni che milioni di schiavi vi inviano ogni giorno vi raggiungono nei momenti di solitudine estrema, quando, sulle soglie del sonno, finalmente incontrate il vuoto che vi dilania, sentite il fetore rancido e insopportabile del vostro essere, il puzzo di ipocrisia, di opportunismo e di decomposizione di chi ha perso la dignità minima che si conviene a un essere umano.

Un giorno qualcuno dovrà ribellarsi, un giorno qualcuno dovrà dire basta.

Buon compleanno Francesco il lupo.

Lascia un commento