Il 2 dicembre venerdì nero per i trasporti nella Capitale: sciopero di 24 ore in Atac, Cotral e Roma Tpl

L’agitazione indetta dai sindacati è di 24 ore e riguarderà anche la notte tra l’1 e il 2 e quella tra il 2 e il 3 dicembre

Bus elettrico dell'Atac

Bus elettrico dell'Atac

Ancora un venerdì di passione per i trasporti pubblici a Roma. Il 2 dicembre è stato indetto uno sciopero generale di 24 ore, a cui aderiscono le organizzazioni sindacali USB, Cobas, Cub trasporti, Sgb, Alcobas, OrSA. L’agitazione che coinvolgerà i lavoratori della Capitale è stata indetta da Adl Varese, Cib Unicobas, Cobas Sardegna, Confederazione Cobas, Cub, Sgb, Sicobas, USB e Usi-cit.

Orari dello sciopero del 2 dicembre

Lo sciopero è previsto dalle ore 8.30 alle ore 17 e dalle ore 20 a fine servizio di venerdì 2 dicembre 2022. Escluse quindi le fasce di garanzia: fino alle ore 8.30 e dalle 17 alle 20 il servizio di trasporto pubblico sarà garantito.

I mezzi di trasporto coinvolti nello sciopero del 2 dicembre

Lo sciopero è programmato sull’intera rete Atac: a rischio sono quindi autobus, tram e metropolitane. Lo sciopero riguarda anche i collegamenti eseguiti da altri operatori in regime di subaffidamento, fa sapere Atac in una nota. E l’agitazione riguarda anche la rete bus dell’esercente privato Roma Tpl scarl.

Le modalità dello sciopero del 2 dicembre

Sul proprio sito, Atac indica le modalità dello sciopero, a partire dalla notte tra giovedì 1 e venerdì 2 dicembre, per proseguire con la giornata dell’agitazione e infine nella notte tra venerdì 2 e sabato 3 dicembre.

Notte 1 – 2 dicembre

  • Non garantito il servizio delle linee bus notturne (linee la cui denominazione inizia per “n”). 
  • Garantito il servizio delle linee diurne che hanno corse programmate oltre le ore 24 e le corse notturne delle linee 38-44-61-86-170-246-301-451-664-881-916-980 e delle linee 314-404-444 della società RomaTpl.

Giornata 2 dicembre

  • Garantite le corse sull’intera rete da inizio servizio diurno alle ore 8.30 e dalle ore 17.00 alle ore 20.00
  • Non garantito il servizio sull’intera rete dalle ore 8.30 alle ore 17.00 e dalle ore 20.00 al termine del servizio diurno
  • Non garantite le linee diurne che hanno corse programmate oltre le ore 24 e le corse notturne delle linee 38-44-61-86-170-246-301-451-664-881-916-980 e delle linee 314-404-444 della società RomaTpl.

Notte 3 dicembre

  • Garantito il servizio delle linee bus notturne (linee la cui denominazione inizia per “n”)
  • Non garantite le linee diurne che hanno corse programmate oltre le ore 24 e le corse notturne delle linee 38-44-61-86-170-246-301-451-664-881-916-980 e delle linee 314-404-444 della società RomaTpl.

Sciopero anche per i mezzi Cotral

Lo sciopero coinvolgerà anche i mezzi Cotral, come rende noto la compagnia in un comunicato. Per quanto riguarda le corse in bus, saranno garantite tutte fino alle 8.30 del mattino e quelle alla ripresa del servizio alle 17 fino alle 20.

Sulle linee ferroviarie Roma-Lido e Roma-Viterbo, il personale garantirà il servizio completo, articolato su due fasce di garanzia: dall’inizio del servizio alle 08.30 e dalle 17 alle 20. Tutte le informazioni sulla modalità di sciopero saranno disponibili sul sito internet cotralspa.it e sull’account Twitter@BusCotral.

Le motivazioni dello sciopero di venerdì 2 dicembre

Le organizzazioni sindacali che hanno lanciato la giornata di agitazione per venerdì 2 dicembre elencano le motivazioni dello sciopero:

1) Rinnovo dei contratti e aumento dei salari con adeguamento automatico al costo della vita e con recupero dell’inflazione reale.

2) Introduzione per legge del salario minimo di 12 euro l’ora.

3) Cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, congelamento e calmiere dei prezzi dei beni primari e dei combustibili, incameramento degli extra-ricavi maturati dalle imprese petrolifere, di gas e carburanti.

4) Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario.

5) Blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina, nonché investimenti economici per la scuola, per la sanità pubblica, per i trasporti, per il salario garantito per disoccupati e sottoccupati.

6) Rilancio di un nuovo piano strutturale di edilizia residenziale pubblica che preveda anche il riuso del patrimonio pubblico attualmente in disuso, a beneficio dei settori popolari e dei lavoratori.

7) Fermare le stragi di lavoratori, introdurre il reato di omicidio sul lavoro.

8) Fermare la controriforma della scuola; e cancellare l’alternanza scuola-lavoro e gli stage gestiti dai centri di formazione professionale pubblici e privati.

9) Difesa del diritto di sciopero e riconoscimento a tutte le OO.SS. di base dei diritti minimi e dell’agibilità sindacale in tutti i luoghi di lavoro.

10) Introdurre una nuova politica energetica che utilizzi le fonti rinnovabili, senza ricorre a nucleare e rigassificatori.

11) L’aumento delle risorse a favore dell’autodeterminazione, la tutela della salute delle donne e per combattere discriminazioni, oppressione nel lavoro, nella famiglia e nella società. 

Contro: A) Le privatizzazioni e il sistema di appalti/subappalti rafforzati dal DDL Concorrenza, che attaccano gli interessi collettivi a vantaggio di imprese e speculatori.

B) L’Autonomia Differenziata che disgrega il paese e allarga le differenze sociali tra territori.

C) L’economia di guerra e la guerra, vera sciagura umana e sociale per i popoli ed i lavoratori. 

(Agenzia Dire)