Il cardinale Bertone sarebbe indagato

E’ una rivelazione del quotidiano online tedesco Bild

Indagini per malversazione sarebbero in corso a carico del cardinale Tarcisio Bertone. Lo scrive l'edizione online di Bild.  Secondo l'articolo, scritto da Nicolaus Harbusch, la Aif, l'istituzione di vigilanza finanziaria della Santa Sede, potrebbe aver avviato un'inchiesta sul sospetto che 15 milioni di euro siano stati sottratti a conti bancari del Vaticano, a vantaggio di un'azienda che produce film per le reti televisive, la Lux Vide dell'ex presidente della Rai, Ettore Bernabei.

Racconta l'articolo: in una conferenza stampa in Vaticano, lo svizzero René Bruelhart, posto da Papa Francesco a capo della Aif, presentando il suo rapporto annuale non ha voluto né confermare né smentire le voci in merito. "Non confermerò né smentirò indagini a carico di Bertone, e non dirò nulla su casi specifici o casi personali", ha detto Bruelhart sempre secondo il resoconto della testata tedesca.

La quale aggiunge che, secondo sue fonti, irregolarità "ci sono state, eccome". E che la Chiesa avrebbe perso almeno venti milioni di euro a causa della vendita sotto costo di immobili di sua proprietà. A causa delle pressioni di Bertone la Lux Vide, sostiene Bild, avrebbe ricevuto sostegno finanziario con operazioni su obbligazioni convertibili, nonostante che l'istituto bancario della Santa sede fosse contrario.

Alla fine dell'anno scorso, la banca vaticana avrebbe ceduto a una fondazione la sua partecipazione (pari al 16 per cento del valore dell'azienda) a Lux Vide. Bild non manca di ricordare il caso del lussuoso attico di Bertone, ponendolo implicitamente in relazione indiretta con la presunta inchiesta sul suo conto.

LA SMENTITA – Il cardinale Bertone, interpellato dall'Adnkronos, ha smentito decisamente l'accusa di malversazione riportata dal tabloid tedesco'Bild'. "La convenzione dello Ior con la società Lux Vide è stata discussa e approvata dalla Commissione cardinalizia di vigilanza e dal Consiglio di sovrintendenza nella riunione del 4 dicembre 2013 come dimostra il verbale relativo", ha voluto putualizzare. Anche dal Vaticano arriva la smentita.

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