Il compromesso del bonus maturità

Il decreto scuola è ora legge: approvato al Senato con 150 sì, 15 no e 61 astenuti

150 sì, 15 no, 61 astenuti: questi i numeri che hanno portato all'approvazione definitiva del decreto Scuola da parte del Senato. Il decreto, quindi, è ora legge a tutti gli effetti.

Oltre i 100milioni di euro in più da investire per il diritto allo studio, oltre il potenziamento dell'offerta formativa, i libri scolastici meno cari, l'orientamento a partire già dalla prima media, il permesso di soggiorno per studio e formazione, maggiore sicurezza nelle scuole, anche in tema di prevenzione degli incendi, e oltre le 69mila assunzioni previste, resta l'amaro in bocca per la questione del bonus maturità.

Nei giorni scorsi, sembrava che le forze politiche volessero reintrodurre, almeno per quest'anno il bonus maturità, senza ledere la posizioni di quanti si fossero già classificati.
Ma, alla fine, il pacchetto di punti extra non è stato reintrodotto.

Tuttavia, è stato introdotto un meccanismo di immatricolazione in soprannumero per i candidati che hanno sostenuto i test di ammissione per l'a.a. 2013/2014 – per i corsi di medicina, chirurgia, odontoiatria, medicina veterinaria, professioni sanitarie, architettura e scienze della formazione primaria – e che, a causa dell'abrogazione del bonus durante lo svolgimento del test, non si erano classificati in posizione utile in graduatoria.

Vittoria parziale, dunque: a questi candidati, sarà consentita l'iscrizione in sovrannumero al primo e al secondo anno dell'anno successivo con riconoscimento di crediti.

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