Il comune di Marino per l’emergenza casa

Se il governo non percepisce l’allarme sociale ci pensano i Comuni: ogni misura amministrativa può essere utile

Di seguito riportiamo una nota di Alessandra Trabalza, responsabile Politiche Comunali Pdci Marino 

Roma, Milano e Napoli, stanno denunciando – nella loro qualità di grandi Metropoli italiane – l’inattività del Governo che non raccoglie il grido di allarme per migliaia di famiglie che rischiano di essere buttate fuori di casa a causa della crisi. Se non ci sono immediati fondi, è la richiesta delle tre amministrazioni, che almeno si adotti la misura dello stop alla esecutività degli sfratti. Una moratoria.

Il Governo per ora non assume decisioni. Intanto però, suggeriscono i Comunisti Italiani di Marino, analogamente a quanto viene fatto in altre realtà del Paese, si potrebbe tentare anche qualche azione tampone. Provvedimenti coordinati tra Comune, privati proprietari di immobili e famiglie interessate a non incappare nella possibilità di morosità forzosa.

Sicuramente la crisi impedisce a molti imprenditori edili di vendere le case e la soluzione, aspettando tempi migliori, può essere un accordo con il Comune per l’affitto tramite bando, ad affitto concordato, anche per chi, pur avendo un reddito, non può pagare gli affitti che propone il libero mercato, ma nemmeno può fare domanda per un alloggio popolare.

Ecco allora la possibile soluzione: affitti concordati. La dove è impensabile che i cittadini riescano ad acquistare tutto l'invenduto e così l'impegno a mettere a disposizione gli appartamenti disponibili alle famiglie diviene una necessità. In questo modo si raggiungono diversi obbiettivi, si favorisce l’accesso alla casa a chi è escluso dal libero mercato, si evita la crisi delle imprese edilizie, e l’insolvenza verso le banche che hanno concesso i mutui. 

Prendere in locazione o comodato, offrendo ai privati le previste agevolazioni comunali e agli affittuari un affitto che possa essere sostenuto con una riduzione almeno del 30% del libero mercato.
E così dalle difficoltà nasce una possibilità, una speranza. Altri Comuni sperimentano questa via… Marino potrebbe.

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