Il Dott. Francesco Riva, Presidente del Coci, al Villa Benedetta Group

E’ diventato Responsabile del Dental Surgery Clinic, Unità di chirurgia orale e maxillofacciale di uno dei più qualificati riferimenti nel panorama sanitario romano

Il Dott. Francesco Riva, Presidente e Direttore Scientifico del COCI, Cenacolo Odontostomatologico Centro Italia, già direttore dell’UOC Chirurgia Odontostomatologica dell’ospedale George Eastman di Roma, è recentemente diventato Responsabile del Dental Surgery Clinic, Unità di chirurgia orale e maxillofacciale del Villa Benedetta Group, uno dei più qualificati riferimenti nel panorama sanitario romano, dotato di strutture di eccellenza collocate nel territorio di Roma e provincia.

Dott. Riva, si dedica in maniera operosa alla sua attività professionale con la costante attenzione a divulgare le sue conoscenze attraverso programmi di formazione e convegni. Da poco è entrato a far parte anche del Comitato Nazionale Sicurezza Alimentare… gli impegni non mancano, come mai ha deciso di iniziare questa avventura nel Villa Benedetta Group?

Il mio obiettivo è ambizioso, vorrei creare un polo di chirurgia orale e maxillofacciale all’interno delle strutture del Villa Benedetta Group, dislocate in diverse zone della città che garantiscono capillarmente un servizio multidisciplinare e di eccellenza. Vorrei citare la capofila del gruppo, Villa Benedetta, storico polo chirurgico, che si trova nel quartiere Aurelio e il Karol Wojtyla Hospital, specializzato nelle più moderne tecniche di chirurgia ortopedica e traumatologica all’Eur.

Inoltre questo gruppo di cliniche annovera al suo interno reparti chirurgici di ortopedia e traumatologia di alto profilo sia per quanto riguarda le professionalità qualificate che le tecnologie d’avanguardia di cui sono dotati. Il trattamento delle patologie dell’osso crea un’affinità importante tra la chirurgia ortopedica e la chirurgia orale e maxillofacciale e consente di creare proficue sinergie volte a compiere passi avanti nella ricerca e nella tecnica chirurgica.

Di quali patologie si occupa la chirurgia orale?

Sicuramente il trattamento delle lesioni del cavo orale, delle inclusioni dentarie, di lesioni osteolitiche (cisti) e delle atrofie ossee. Inoltre oggi con la chirurgia implantare computer guidata è cambiato radicalmente il percorso terapeutico di quei pazienti che hanno necessità di sostituire un numero elevato di denti. Le nuove tecniche e soprattutto i materiali biocompatibili di ultima generazione, permettono di eseguire interventi chirurgici non invasivi e fornire al paziente protesi personalizzate, costruite al Cad-Cam.

Dott. Riva, quali sono i pazienti a cui si rivolge Dental Surgery Clinic?

Ci rivolgiamo in particolare a pazienti che presentano gravi malformazioni dento-scheletriche che trattiamo, pianificando le osteotomie al computer, riducendo in maniera significativa i tempi dell’intervento e aumentando la precisione del risultato.

Inoltre, attraverso la tecnica del Zigoma Building, siamo in grado di risolvere situazioni cliniche estreme (pazienti con estreme atrofie ossee e con esiti d’insuccessi terapeutici precedenti, pazienti che presentano osteonecrosi dei mascellari). Il paziente viene dimesso già con una protesi immediata e riprende la sua attività nel giro di pochi giorni. Stiamo attivando protocolli chirurgici specifici per pazienti con patologie ad alto rischio.

Interessante, cosa si intende dott. Riva per patologie ad alto rischio?

I pazienti ad alto rischio sono per esempio i cardiopatici, diabetici, gli ipertesi. Anche un semplice intervento di curettage (pulizia dentale profonda) può essere un rischio se si è emofilici o in terapia antiaggregante o anticoagulante. Anche una banale anestesia locale può provocare seri danni ad un paziente con gravi problematiche allergiche. Pazienti cardiopatici, ipertesi o diabetici possono avere complicazioni e ritardi nella guarigione dopo un intervento di chirurgia orale. Pazienti oncologici hanno spesso difese immunitarie basse che richiedono un trattamento antibiotico, come pure pazienti trapiantati che assumono farmaci antirigetto. Come loro tanti altri pazienti presentano problematiche che creano ansia in chi deve sottoporsi ad un trattamento odontoiatrico e sono spesso motivo di trascuratezza di patologie del cavo orale. L’approccio del dentista deve essere quindi quello di una corretta analisi dell’anamnesi del paziente per concordare insieme il miglior protocollo per evitare crisi e complicanze.

Come definirebbe il suo obiettivo principale nel lavoro quotidiano?

Il mio obiettivo è sempre stato il benessere e la salute delle persone. Per me è fondamentale saper ascoltare i pazienti, questo mi permette anche di migliorare la prestazione clinica, così come è importantissimo riuscire a trasmettere al paziente l’importanza della prevenzione e dell’auto-esame. La felicità passa dal sorriso, la bocca è la prima cosa che si guarda quando parliamo con un interlocutore, della bocca è importante curare non solo l’estetica ma anche la salute, infatti problematiche del cavo orale si riflettono in tutto l’organismo.

Nel portare avanti i miei progetti, scelgo sempre partner che ritengo eccezionali e oggi la collaborazione con il Villa Benedetta Group, rappresenta per me un’avventura molto stimolante e l’occasione di compiere nuovi importanti progressi nella mia branca specialistica.

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