Il gel contraccettivo maschile sarà presto realtà. Test anche in Italia

Ad aprile 2018, infatti, partirà un ampio studio clinico che durerà 4 anni e che coinvolgerà oltre 400 coppie volontarie anche in Italia

Un gel. Una semplice sostanza gelatinosa che, spalmata sulla cute, blocca temporaneamente la produzione di spermatozoi. Questo rivoluzionario sistema anticoncezionale è stato messo a punto dai ricercatori del National Institute of Child Health and Human Development americano e vedrà presto la sua sperimentazione sull’uomo. Ad aprile 2018, infatti, partirà un ampio studio clinico che durerà 4 anni e che coinvolgerà oltre 400 coppie volontarie in USA, Regno Unito, Cile, Svezia, Kenya e anche qui nel bel Paese con l’obiettivo di testare a dovere l’efficacia e la facilità di somministrazione del prodotto. Una ricerca che si preannuncia come la più importante e promettente mai tentata finora anche se di contraccettivi ormonali maschili si parla ormai da un bel po’. Il gel, che non è concepito per essere spalmato sui genitali, va applicato tutti i giorni su spalle e braccia ed il suo tempo di assorbimento è di circa un minuto. Contiene due ormoni sintetici, una versione di testosterone e una di progestina (simile al progesterone), la cui combinazione è in grado di sopprimere la produzione di spermatozoi per 72 ore.

La progestina, infatti, impedisce ai testicoli di produrre dosi di testosterone tali da garantire normali quantità di spermatozoi mentre il testosterone sintetico, che non ha il fine di aiutare a produrre gameti maschili, serve solo a scongiurare il verificarsi di squilibri ormonali. Gli uomini coinvolti nella ricerca utilizzeranno il gel per almeno 4 mesi, intanto che i loro livelli di spermatozoi saranno monitorati. Quando questi scenderanno sotto al milione per millilitro di sperma (soglia fissata per prevenire la gravidanza), le loro partner abbandoneranno le altre forme di contraccezione. Novità assoluta, quindi? Ni. Perché il prodotto si era già dimostrato efficace in un primo trial di sei mesi effettuato nel 2012. In quel caso, però, i gel da spalmare (in più parti del corpo) erano due e questa nuova formulazione si preannuncia perciò assai più semplice da somministrare. Una volta passati i test clinici, il gel potrà quindi approdare sul mercato? Non è così semplice… potrebbero infatti verificarsi problemi in termini di accettabilità, in quanto per secoli la contraccezione è stata socialmente considerata una incombenza principalmente femminile. Staremo a vedere.

Fonte: Focus

Lascia un commento