Il lavoro del guardiaparco del Treja nel 2013

Dodici mesi al servizio dell’ambiente

Un bilancio di fine anno per il Parco si può fare ripercorrendo le tappe fondamentali del lavoro svolto dai guardiaparco, le figure più visibili e attive e anche simbolicamente riferibili alla tutela della natura.
Le loro attività spaziano dalla vigilanza, all’antibracconaggio, dall’antincendio, al recupero di animali feriti, agli interventi contro gli abusi edilizi, dalla comunicazione istituzionale, all’allestimento dei centri visite del Parco, sia dal punto di vista organizzativo, sia da quello della didattica. Non vanno dimenticati il monitoraggio faunistico, l’educazione ambientale nelle scuole e le visite guidate.

Oltre a questo tipo di interventi ordinari, i guardiaparco svolgono spesso mansioni particolari. Quest’anno ad esempio sono state realizzate molte operazioni di bonifica dai rifiuti di siti di grande pregio ambientale, spesso contigui ad aree archeologiche, e anche di pulizia di strade, di riapertura di sentieri interrotti a seguito di smottamenti o della caduta di alberi.
Le attività antincendio, tra avvistamenti e spegnimento vero e proprio, hanno impegnato i guardiaparco per un totale di oltre 1.500 ore di lavoro. Gli interventi sul campo hanno consentito la tutela in particolare dei preziosi boschi di forra. La prevenzione ha dato i suoi frutti e ci sono stati “soltanto” quattro incendi, con scarse conseguenze.

“Tra le tante difficoltà riferibili soprattutto alla perdurante carenza di fondi per la salvaguardia della natura e del paesaggio – sottolinea il direttore Gianni Guaita – le soddisfazioni più gratificanti per il lavoro del Parco derivano dal riconoscimento delle azioni di promozione e tutela dell’ambiente, molto spesso testimoniato da escursionisti e turisti.”

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