Il mio nome è… Nanuk

Il nuovo film di Brando Quilici è interpretato da due cuccioli. Uno dei due è un piccolo di orso polare

Luke è un ragazzino che si trova a dover combattere contro l’ostilità dell’Artico canadese. Vuole riportare il cucciolo di orso polare (Nanuk) alla madre. Il viaggio sarà pieno di insidie punteggiate da paesaggi di incredibile bellezza. Lo accompagna una guida Inuit. I due, però, saranno separati da una tempesta e il cucciolo d’uomo si troverà solo con l’orsetto in mezzo all’Artico.

Qui inizierà una storia nella storia. Cruda, appassionante, coinvolgente. Quasi fosse una storia d’amore “convenzionale”, e lo è, si mostra, commuove, appassiona.

E allora quei due cuccioli non sono più soli. Con loro, fianco a fianco, tra mille insidie e un freddo che neppure potevi immaginare, ci sei tu.

Sì. Perché, adesso, quell’avventura la senti, la vivi, la respiri. Senza nemmeno accorgertene ti ritrovi a tirare su il bavero e il calore di quella pelliccia bianca comincia a scaldare anche te.

Saranno impervi gli ostacoli da superare, tanto che, dopo un po’, penserai di non poter proseguire più, di non riuscirci. Eppure ce la farai. Anzi, ce la farete, Luke, il piccolo Nanuk e te.

“Il mio amico Nanuk” è un film di Brando Quilici. Luke è interpretato da Dakota Goyo (già visto in Noha, Real Steel). Nanuk, il cucciolo di orso polare, è interpretato da un cucciolo di orso polare. 

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