Il Museo del Rugby di Artena: uno spazio ricco di cultura da visitare

Corrado Mattoccia: “Ogni oggetto all’interno del museo racconta una storia”

Per il rugby internazionale concluso il Torneo delle Sei Nazioni è tempo di pensare ai grandi appuntamenti internazionali della seconda metà del 2019. Oltre alla Rugby World Cup che si terrà in autunno in Giappone, si guarda alla Coppa del Mondo Under 20 in svolgimento dal 4 al 22 giugno in Argentina, tra Rosario e Santa Fe, che assegnerà il Titolo planetario di categoria, decretando la retrocessione di una delle dodici Nazioni partecipanti.  

La Nazionale Italiana Under 20 sarà ospite de Il Museo del Rugbyad Artena nella fase di ritiro. Il Presidente della Fondazione Fango e Sudore, Corrado Mattoccia dichiara: “Il Museo del Rugby “Fango e Sudore” di Artena, inaugurato il 27 ottobre 2017 (la nascita della Fondazione risale al 2012) e ufficialmente riconosciuto dalla Federazione Italiana Rugby, custodisce all’interno di Palazzo Traietti oltre quindicimila oggetti. La Nazionale Italiana Under 20, a Roma dal 24 al 30 maggio per preparare la rassegna iridata, visiterà il museo nella serata del 28 maggio, in un evento aperto ad appassionati o semplici curiosi”.

Perché è importante visitare questo luogo? “Perché parliamo di una delle collezioni più vaste a livello internazionale che tutto il mondo ovale ci invidia. Un capolavoro di cultura sportiva che i Maestri inglesi vorrebbero copiare – aggiunge Mattoccia – Nello spazio espositivo che si si sviluppa su due piani e su di una superficie di oltre 600 metri quadrati, sono esposte circa cinquecento delle milleseicento maglie da rugby custodite dalla Fondazione, che ripercorrono la storia della pallovale italianadalla prima partita della Nazionale Italiana disputata a Barcellona nel 1929 ad oggi. Ad accompagnare il visitatore alla scoperta della storia del rugby mondiale vi sono una vastità di cimeli delle diverse epoche e provenienze, tra cui fotografie, manifesti, trofei, gagliardetti, palloni, libri, cravatte, pins. Il museo espone la collezione completa dei francobolli dedicati al rugby emessi in tutto il mondo. L’ultima maglia è arrivata addirittura dallo Spazio. Quella indossata dall’astronauta Luca Parmitano durante la missione ‘Volare’ del 2013".

Dunque, non solo un posto da visitare per ammirare gli oggetti custoditi, ma anche, anzi, soprattutto, un luogo ricco di cultura. “Ogni oggetto all’interno del museo racconta una storia. Quindicimila pezzi per narrare mischie, placcaggi e terzi tempi ma soprattutto per far conoscere principi basilari della pallovale: coraggio, rispetto, sostegno, sportività, tradizione, divertimento – continua il Presidente Corrado Mattoccia – Nato sotto forma di collezione privata nel 2010, oggi attira visitatori da tutto lo Stivale e da ben oltre i suoi confini. Recentemente Artena ha ospitato i giovani rugbisti e loro famiglie dell’Asolo Rugby Club, del Silea Rugby e di San Benedetto del Tronto ed in occasione dei Test Match di novembre e del Sei Nazioni visitatori irlandesi, inglesi, francesi, argentini, neozelandesi e giapponesi. Il Sindaco di Toyota, sede di gara di alcuni incontri del Mondiale, affascinato dalla vastità della collezione ha chiesto di poter ospitare nella propria città una parte della collezione. E così ecco che Il Museo del Rugby ed Artena supereranno i confini del Vecchio Continente per approdare nella Terra del Sol Levante”.

Lo sport è uno degli strumenti più efficaci per aiutare i giovani. “Lo sport è uno degli strumenti più efficaci per aiutare i giovani ad affrontare situazioni che ne favoriscano la crescita psicologica, emotiva, sociale, oltre che fisica. Tra gli scopi istituzionali della Fondazione Il Museo del Rugby, Fango e Sudore vi è anche la promozione della cultura e della pratica sportiva. Grazie al lavoro dei nostri volontari (le attività del museo vengono svolte esclusivamente su base volontaria, ndr) siamo riusciti ad avviare alla pratica del rugby oltre cento ragazzi di Artena e dei centri limitrofi. La società Artena Rugby Red Blu svolge la propria attività presso il campo sportivo Le Macere messo a disposizione dal Comune di Artena. Attività per la quale non viene richiesto alcun contributo economico alle famiglie, libere di prestare il loro aiuto volontariamente. In questi anni abbiamo formato tecnici e dirigenti tra i genitori che hanno scelto di ‘affidarci’ i loro ragazzi – Mattoccia si avvia alle conclusioni – Pochi giorni fa sul campo Le Macere si è tenuto l’evento conclusivo del percorso che i giovanissimi studenti di Artena hanno compiuto durante l’anno scolastico. Una grande festa finale in pieno stile ‘terzo tempo’ che ha dato la possibilità a genitori e bambini di vivere una giornata all’insegna dello sport e del divertimento. Con un’ospite d’eccezione, un Campione del Mondo nel calcio con un passato da rugbista, Vincent Candela”.

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