Il Piano Assetto della Tenuta Acquafredda per una migliore gestione della Riserva e valorizzazione del territorio

Il Piano territoriale di un Parco o di una Riserva è quello strumento che regolamenta l’assetto del territorio, dell’ambiente e degli habitat al suo interno e il raccordo con il territorio circostante

Tenuta Acquafredda

La splendida campagna romana

Il Consiglio regionale ha approvato il Piano di assetto della riserva naturale Tenuta di Acquafredda, nel XIII Municipio di Roma. 255 ettari per un vero polmone verde, situato nel quadrante nord ovest della città, caratterizzato da aree agricole, frammenti di boschi, una grande biodiversità paesaggistica e faunistica, con ben 26 specie diverse di uccelli e che ora dispone di uno strumento in grado di garantirne valorizzazione e salvaguardia.

“Un bel segnale l’approvazione in Aula del Piano di Assetto della Riserva Naturale della Tenuta di Acquafredda, che si aggiunge a quelli dell’Appia Antica, dell’Insugherata, del parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga e della riserva di Decima Malafede. Strumenti fondamentali per una gestione ottimale di parchi e riserve, il raggiungimento delle loro finalità e per la pianificazione e l’utilizzazione delle risorse necessarie”, così Marco Vincenzi, presidente del gruppo del PD in Consiglio regionale del Lazio, commenta l’approvazione del nuovo Piano.

Che cos’è un Piano di assetto

Il Piano territoriale di un Parco o di una Riserva è quello strumento che regolamenta l’assetto del territorio, dell’ambiente e degli habitat al suo interno e il raccordo con il territorio circostante e indica gli obiettivi specifici e di settore e le relative priorità; è costituito da un quadro conoscitivo, una relazione illustrativa, tavole cartografiche, Norme Tecniche d’Attuazione con vincoli, limitazioni e regolamentazione delle attività consentite, una Valutazione della Sostenibilità ambientale e territoriale (Rapporto ambientale) comprensivo, in presenza di siti della Rete Natura 2000, della prevista relazione d’incidenza.

In taluni casi il Piano può contenere un Accordo agroambientale ad esempio nei parchi il cui territorio sia fortemente caratterizzato dalla presenza di aree di proprietà privata prevalentemente interessate da attività agricole e nei casi di proposte di allargamento dei parchi finalizzate ad includere aree agricole private.

Difesa e conservazione dell’ambiente

E’ perciò lo strumento che permette di operare coniugando sempre difesa dell’ambiente, protezione e conservazione della natura e della biodiversità e valorizzazione di quelle attività che nel parco operano, insieme alla possibilità di una maggiore e corretta fruizione a disposizione di tutti.

“In un rapporto costante con i territori, gli agricoltori, i comitati, le associazioni, l’ente RomaNatura, i rappresentanti istituzionali e gli uffici regionali, il piano d’assetto della Tenuta di Acquafredda è il frutto di un percorso partecipativo che punta al potenziamento della rete ambientale, alla salvaguardia e al recupero del patrimonio naturalistico e agro-ambientale, allo sviluppo dell’agricoltura urbana sostenibile, alla valorizzazione delle risorse produttive, ambientali e storico-culturali e alla riqualificazione dei contesti urbani affacciati sulla Riserva. 

255 ettari di verde che conosceranno un nuovo impegno per la conservazione e tutela della biodiversità, grazie anche alla valorizzazione del territorio e la partecipazione e maggiore fruizione da parte dei cittadini”, conclude Vincenzi.

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