Il poker di Andrea Dato, con la passione per il gioco nel sangue

Questa settimana all’Holland Casino di Amsterdam si è tenuto il prestigioso Master Classic of Poker

Questa settimana all’Holland Casino di Amsterdam si è tenuto il prestigioso Master Classic of Poker. In soli due giorni di competizione 264 giocatori hanno pagato un buy-in da 4.300 euro, ma solo 140 sono passati allo step successivo. Purtroppo tra gli eliminati risultano anche due nomi italiani, quello del campano Sergio Castelluccio e del romano Andrea Dato. Nonostante questa scivolata, il campione capitolino, oltre a un’interessante storia personale, ha una lunga serie di vittorie da raccontare.

Andrea è nato a Roma il 27 marzo del 1979. La passione per il gioco l’ha nel sangue da sempre, letteralmente potremmo dire. I suoi genitori sono infatti due famosi giocatori di bridge e lui prende familiarità con le carte sin da subito. Inizia a giocare a Magic: The Gathering, il noto gioco di carte collezionabili tra i più amati e diffusi nel mondo, soprattutto tra gli adolescenti. Non solo, ma al liceo si appassiona moltissimo al gioco degli scacchi, il gioco di strategia per eccellenza. Nel 2004 approda infine al Texas Hold’Em. Frequenta l’università e si laurea a pieni voti in ingegneria. Da quel momento lavorerà per cinque anni a tempo pieno come ingegnere prima di imboccare la via del poker professionale. La sua formazione da ingegnere lo ha molto aiutato nel gioco perché ha contribuito a sviluppare in lui un approccio scientifico al gioco molto sistematico. Sicuramente studiare il calcolo delle probabilità torna molto utile nel poker, ma non solo. Ad un bravo giocatore occorrono proprio ottime capacità di problem solving e l’ingegneria dà un’ottima impostazione in materia. Intuito e buona capacità d’osservazione sono importantissime, ma non bastano. Inoltre lavorare come assistente al docente durante il periodo universitario lo ha portato a tenere lezioni davanti ad un pubblico di oltre 150 persone. Non è cosa da tutti, questo lo ha aiutato molto a gestire l’emozione di fronte al pubblico, a padroneggiare la sensazione di essere al centro della scena.

Quando Andrea si era approcciato al gioco, il poker online in Italia ancora non era diffuso. Solo a partire dal 2008 si dedicherà a tempo pieno a questa attività. Pioniere in materia, ha iniziato questa grande avventura con il nickname “datino”. Si afferma come rispettatissimo campione in pochissimo tempo. Nel 2010 si classifica terzo alle WSOP nel torneo $1,500 No Limit Hold’em – Triple Chance, intascando una vincita di $138,044. L’anno seguente in soli due mesi arriva a sedere al tavolo finale all'IPT e al WPT di Venezia. Nel giro di pochi anni ottiene sponsorizzazioni importanti, tanto che nel 2011, grazie anche alla sponsorizzazione di Glaming, partecipa alla prima stagione di "Come Giochi?" andata in onda sul canale PokerItalia24. Il tutto con Jackson Genovesi e Flavio Ferrari Zumbini, suoi compagni di team. I giocatori giocano in modo diverso quando ci sono le riprese televisive, ma la televisione non intimorisce affatto Andrea, al contrario. Il campione dice che sedere al tavolo con telecamere e microfoni lo aiuta. Pare che dia il meglio di lui proprio quando è più sotto pressione. L’importante è dar poco peso a telecamere e microfoni.

Nel 2012 si avvicina di nuove altre due volte alle finali del WSOP, si afferma 12º nel torneo $10,000 No Limit Hold'em – Six Handed e 12° nel torneo $5,000 No Limit Hold'em. Nel 2013 prende parte al Main Event delle WSOP e si piazza al 60º posto, cosa che gli frutta una vincita di $123,597, vince poi il WPT Venice Carnival in finale con Sam Trickett. Anche il 2014 è un anno di grandi risultati, nel 2015 i suoi guadagni nei tornei live arrivano a superare la cifra di $1,709,847.

In questi ultimi due anni ha dato ancora molto, affermandosi come una delle personalità più significative del poker italiano. Noi continuiamo a seguirlo e a tifare per lui!

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